X Legislatura – Tornata del 27 maggio 1868
degrado ben più rilevante che non quello dipendente dalle cause comuni; e che per gli effetti della tassa sul valore locativo fu calcolato del 25 per cento
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Io tengo per fermo che, quando abbiamo scritto questo terzo paragrafo nell'intento di sgravare il bilancio dello Stato dalle spese pel culto, abbiamo
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professato fuori dello Stato, e si stabilisce una pensione nei limiti molto minori di quelli fissati dalle leggi del 7 luglio 1866. Ebbene, intorno
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accrescere il fondo pel culto, noi rimanderemo all'indeterminato il poter sgravare il bilancio dello Stato dalle spese del culto. Fuvvi chi venne qui parlando
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«La circostanza della professione dei voti solenni, fatta innanzi all'età prescritta dalle leggi che erano in vigore in taluni degli antichi Stati
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, qualora credessero, dipendentemente dalle leggi precedenti, avere dei diritti maggiori, li potrebbero far valere avanti ai tribunali. Questo è contrario…
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dalle leggi civili, o per averla fatta nelle provincie romane ancora soggette al dominio pontificio ebbero negata la pensione che l'articolo 3 della legge
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, che nè io, ne voi, nè il Governo non sapremo mai se e quando i monaci avranno dai comuni, o dalle provincie, per redditi propri, o per offerte di amici
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aver fatto la loro professione nell'età prescritta dai canoni, ma prima di quella voluta dalle leggi civili, o per averla fatta nelle provincie romane
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, una benevola compassione? Come può chiedersi che recediate dalle massime che avete sancito nella legge del 1866, a voi i quali avete emanata quella
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Molti frati, la maggior parte delle provincie meridionali, fecero professione, è vero, contro ciò che era prescritto dalle leggi dello Stato, ma la
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questo non ci entra il Parlamento. Ma l'onorevole Puccioni deve riflettere che vi è la giustizia la quale deriva dalle leggi, e questa è demandata ai
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refettorio dai loro fratelli, sarebbero cacciati dalle loro celle?
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sembrano per nulla avere distrutto quanto risultò nella discussione dalle eloquenti parole dell'onorevole Puccioni; quindi sarebbe opportuno che la
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posizione. Debbo però convenire che il dubbio sorto nell'animo del deputato Pescatore, confortato, anzi forse originato dalle dichiarazioni del relatore
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quei poveri religiosi i quali erano nel possesso del loro stato monacale, e che avevano fatto professione prima della età prescritta dalle leggi civili
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mezzo di lire, giacchè dalle pensioni state negate dall'amministrazione pel fondo del culto si argomentava il numero dei religiosi ai quali può
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4° L'atto di assenso governativo alla professione religiosa, per quelle provincie nelle quali siffatta autorizzazione era prescritta dalle vigenti
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avessero fatto la professione nell'età richiesta dai canoni, ma non in quella richiesta dalle leggi civili.»
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«Art. 3. A tutti quei religiosi o religiose che per aver fatta la loro professione nell'età prescritta dai canoni, ma prima di quella voluta dalle
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