X Legislatura – Tornata del 27 maggio 1868
Cadolini per la cancellazione dal bilancio del 1869 delle spese pel culto — Reiezione delle proposte dei deputati D'Ondes-Reggio V. e Del Re — Domande
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bilancio dello Stato le spese per il culto, e trasferirle all'amministrazione del fondo pel culto.
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quando discusse il bilancio di grazia e giustizia. E l'onorevole ministro si scagionava da questa accusa di contraddizione senz'altro rispondere.
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bilancio dello Stato per addossarle al fondo del culto, non fossero nè nuove, nè esagerate, nè frutto di una preconcetta animadversione a certe
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paragrafo il quale dice: «passeranno poi a carico del fondo pel culto tutti gli oneri che gravano il bilancio dello Stato per le spese del culto cattolico
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Io tengo per fermo che, quando abbiamo scritto questo terzo paragrafo nell'intento di sgravare il bilancio dello Stato dalle spese pel culto, abbiamo
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nostri creditori anteriori, come avverrà ogniqualvolta si aggravi di nuovi pesi il bilancio. Sarebbe somma offesa alla moralità se la Camera tenesse
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accrescere il fondo pel culto, noi rimanderemo all'indeterminato il poter sgravare il bilancio dello Stato dalle spese del culto. Fuvvi chi venne qui parlando
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, cancellare dal bilancio dello Stato le spese di culto. Quindi io credetti di non dovere, su questa parte, dare una risposta categorica all'onorevole
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Anche allora delle voci si levarono per domandare che queste spese fossero cancellate dal bilancio dello Stato, ed io ebbi l'onore di dichiarare alla
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Ma si dirà, come diceva l'onorevole Farini: se voi non avete mezzi per eliminare questa spesa dal bilancio dello Stato, perchè volete gravare di un
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bilancio dello Stato. Si è veduto se fosse il caso di fare un prestito qualunque per provvedere a questa spesa, ma si sono incontrate delle difficoltà
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sarà discusso il bilancio dei culti.
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per quanto è possibile questa spesa scomparisca dal bilancio dello Stato.
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bilancio, in cui non si parli più di spese di culto. Dunque io prego la Camera su questo proposito a rimettere questa questione, se pur la si voglia fare
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della questione di far scomparire dal bilancio dello Stato una spesa, che a di più non potrà figurarvi più di altri due o tre anni.
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diversi avversari di questo progetto, ed allora io mi rassegnerò. Ma se volete mettere per condizione a questa legge, che dal bilancio del 1869 debbano
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queste spese dal bilancio dello Stato.
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culto dal bilancio dello Stato, ed avrebbe continuato ad eliminare altre somme se la legge del 15 aprile 1867 non fosse venuta ad impedirlo. Di fatti
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carico del fondo pel culto, in terzo luogo quelli che gravano il bilancio dello Stato per spese del culto
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Però l'onorevole ministro, il quale per due anni, se non erro, fa relatore del bilancio di grazia e giustizia, mi permetta che io gli osservi come il
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del culto, che gravitano sul bilancio dello Stato, passassero invece a quello del culto.
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modificazioni che tocchino le leggi organiche. Ma quello che è certo si è che i ministri tutti che si sono succeduti, se in occasione del bilancio si propone
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Io dirò all'onorevole ministro che di consimili eredità dei Governi passati ne abbiamo avute parecchie, fra le altre quella, anche sul bilancio dello
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mondo; eppure si trovò modo di levarli dal bilancio dello Stato senza che gravi sconcerti avvenissero.
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Ma vi sono fra le spese del culto nel bilancio dello Stato ben altre spese oltre quelle di ristauro o manutenzione di fabbricati, spese che ascendono
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Del rimanente, tornando al mio argomento, cioè a quelle spese che sono allogate sul bilancio dello Stato pel culto, e che ascendono a 1,700,000 lire
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nulla di quello che alla Chiesa interessa, deve gravare sul bilancio dello Stato.
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Dopo essermi in tempo bene assicurato che questa legge non aveva per effetto di aggravare il bilancio dello Stato, non ho trovato ragione di farvi
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«La Camera invita il Governo a far sì che dal bilancio 1869 sieno radiate le spese pel culto, e passa alla discussione della legge.»
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sue ultime parole, la spesa di cui si tratta deve pesare intieramente sopra il bilancio del fondo per il culto. Ora l'onorevole Cadolini non ignora
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legge, e che tendono ad aggravare vieppiù il già stragrande bilancio passivo dell'Italia. Povera Italia! come sei smunta!
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professato regolarmente, ma che pur si risolve in un aggravio notevole alle finanze dello Stato, e, se non alle finanze dello Stato, al bilancio del
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