X Legislatura – Tornata del 24 aprile 1869
12.600. Il sindaco del municipio di Agerola, provincia di Napoli, d'incarico di quella Giunta, trasmette una petizione colla quale si fanno voti
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Il Consiglio comunale ebbe il coraggio di secondare il patriottismo della Giunta municipale, e approvò queste tasse stesse; la deputazione
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Però non bastarono le tasse per far onore a tutti gli impegni del comune, e saviamente la Giunta intraprese trattative per arrivare ad ottenere un
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plaudenti agli oneri che debbono essi stessi sopportare; ma la Giunta, traendo il coraggio dalle proprie condizioni, propose al Consiglio l'aumento di
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disordine, di saccheggio, di guasti, di incendi dei documenti che si ma nifestarono, che il sindaco e la Giunta reputarono bene di cedere pel momento
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Fra esse ed i cittadini sumenzionati, per alcun tempo si sostenne una lotta energica che arrivò fino a divenire personale. La Giunta si comportò come
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altamente gli avvenimenti accaduti in questa città, ed avere appreso con dolore la rinuncia emessa dal medesimo e da parte della Giunta durante la sua
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stretto dovere di uffizio, andarono a prestare alla Giunta ed al principio di autorità il loro concorso.
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rinunzia non solo, ma colla cacciata di me sindaco e della Giunta dalla residenza municipale. L'esposi a voce alla S. V. e prego di essere dispensato
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benemerito il sindaco e la Giunta, diede le sue dimissioni.
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gravi pericoli per salvare la Giunta e per salvare l'onore del suo paese.
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Allora al Governo non restava altra via che di mandare un delegato straordinario; anzi, siccome il Consiglio e la Giunta si erano dimessi senza
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Dopo ciò il prefetto convocò dei notabili. Fra questi, bisogna dire il vero, comprese l'antica Giunta, la quale per altro si astenne dal rispondere
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Nè io so davvero per quale ragione dopo di avere approvato unanimemente la condotta del sindaco e della Giunta, il Consiglio credette opportuno di
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Appena la Giunta municipale ed il sindaco ebbero abbandonata la casa municipale, la città rientrò immediatamente nell'ordine, quindi il prefetto non
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Ancona perchè, non opponendosi alle dimissioni date dal sindaco e dalla Giunta, le avesse quasi accettate come un fatto legale, mentre erano state
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fosse unito al prefetto nel pregare il sindaco e la Giunta a rimanere in ufficio, ma stimò meglio di dare in massa le sue dimissioni. La vera crisi
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, ha fatto gli uffici i più energici, perchè il sindaco e la Giunta municipale non vi insistessero, ma ritornassero all'amministrazione del comune
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Non contento il prefetto di avere avuto l'avviso di alcuni uomini rispettabilissimi, e dei membri della cessata Giunta, volle avere una convocazione
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Ora, l'onorevole Bellini, il quale ha trovato che la Giunta municipale ed il sindaco fecero bene ad abbandonare il municipio senza direzione, che
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lo stesso sindaco ed i membri della Giunta dimessi, i quali unanimemente convennero coi rappresentanti del commercio che il regolamento municipale
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Accademia della crusca
