X Legislatura – Tornata del 23 marzo 1867
suo modo, però non affermi di avergli imputato un errore, che non gli apposi mai. Io non ho detto altro se non che, una volta eliminata quella che
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ben diverso dall'accampata protesta circa l'elezione del collegio di Sorrento; faccia pur ciò a suo grado, ma non pretenda prenderne motivo dalle mie
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Nicotera dovrebbe dal canto suo persuadersi che al relatore incumbe l'obbligo di esporre i fatti in modo chiaro, preciso e consentaneo al vero.
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suo dovere convalidando e proponendo per mio mezzo alla Camera la convalidazione dell'elezione dell'onorevole De Martino a deputato del collegio di
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deputato del collegio della Città di Castello. Su questa elezione la Camera dovrà pronunciarsi quando il relatore della medesima ne farà il suo
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Mi preme però di ripetere che l'ufficio I ha compiuto il suo dovere, convalidando questa elezione, quando contro la medesima non v'era alcuna
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Ritengo quindi che l'ufficio I non venne meno al còmpito suo, quando mi affidò l'incarico di proporre alla Camera la convalidazione dell'elezione
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La Camera vorrà quindi ritenere che l'ufficio I fondando, com'era naturale, il suo giudizio sulle risultanze dei verbali, non poteva a meno che
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Io sono perfettamente del suo avviso, quando si fa una vera questione, ma quando la questione sorge in modo che non ha, radice positiva nel fatto
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