X Legislatura – Tornata del 17 maggio 1869
esportazione, voglia aggiungere eziandio la soppressione di ogni dazio di esportazione sul vino tanto in fusti che in bottiglie.
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soppressione di ogni dazio d'esportazione sul vino, tanto in fusto che in bottiglie.
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adunanze del 5 e 8 marzo 1869 in Palermo, una copia;
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noi tutti, che non si ripetesse in quest'anno quello che, a mio avviso, malauguratamente è succeduto negli anni decorsi; cioè che le grandi questioni
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Non vorrei che, anche in questa imminente gravissima discussione, noi ci trovassimo nelle stesse condizioni di numero e di tempo in cui ci trovammo
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Siccome il nome degli assenti, ove la Camera non fosse in numero sufficiente per votare, sarà pubblicato, così io prego i signori deputati a voler
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influenti sulla sua soluzione, la ristrettezza del tempo od altre simili circostanze; sarebbe cosa poco seria davanti alle condizioni in cui versa il
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Ed ecco perchè, vedendo come dai primi dì del gennaio, epoca nella quale tutti ci attendevamo, promessa in dicembre, l'esposizione finanziaria, noi
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nè di noi tutti, adducesse, ripeto, come causa di questo ritardo l'avvenuta crisi ministeriale, io mi permetterei di rispondergli che, siccome in
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questione in questo recinto, la quale benchè suscitata in momenti in cui la Camera era quasi deserta, non per questo era od è meno grave ed importante
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, anche in questo argomento, come in tutti, sempre agli ordini della Camera.
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dovutogli dalla società; e noi dobbiamo trovarci in grado, quando verrà la discussione finanziaria, di formarci un esatto criterio in proposito.
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fatta in quella occasione.
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Senza voler entrare in una discussione (la Camera comprenderà come dovrebbe parermi sconveniente che, sotto il modesto aspetto di una interrogazione
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agli ordini della Camera, non sieno in fin dei conti altro che un'ironia verso quell'aspettazione legittima in cui noi, mandatari del paese, ci
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la loro intrinseca gravità, sia per quella delle circostanze in cui versiamo, sia, infine, per la lealtà dei sentimenti che me le hanno dettate.
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riservarsi a compiere quelle promesse soltanto in quei giorni nei quali si discuteranno le conseguenze della sua esposizione finanziaria. Mi permetterò
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Ora, io spero che in due o tre giorni sarò in grado di fare questa presentazione alla Camera.
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di fare cotesto rendimento di conti in pochi giorni. Questo in rettificazione delle cose avvertite dall'onorevole preopinante.
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come vana e senza valore l'osservazione che ci è stata in questi giorni la crisi, la quale doveva necessariamente produrre un ritardo.
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In sostanza, riassumendomi, quanto all'esibizione delle convenzioni, io non domando che il tempo di farle conoscere ai miei nuovi colleghi, quindi
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, discusse e risolte le questioni dell'amministrazione italiana, non a Parigi, ma in Italia, a Firenze, sede del Governo italiano.
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All'onorevole Seismit-Doda è sembrato che io avessi detto che sarei stato in misura di presentare tale relazione fra pochissimi giorni: questo io non
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In primo luogo la Camera sa che vi sono quattro nuovi ministri nel Gabinetto, e naturalmente io ho creduto mio dovere, prima di presentare queste
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fare atti di sorpresa; ma questo si è fatto sempre, in casi consimili, molti e molti mesi dopo che la emissione è stata compiuta. È cosa di fatto che
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l'emissione delle obbligazioni della Regìa dei tabacchi (società, la cui direzione centrale risiede in Firenze, emissione che sulla piazza si sa da tutti
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Ho dichiarato, in secondo luogo, essere mia intenzione, come ho già avuto l'onore di dire alla Camera in un'altra occasione, di presentare questo
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Ho dichiarato, in terzo luogo, che ad ogni modo…
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Io ho dichiarato, relativamente alla monetazione in bronzo, che per dare un rendimento di conti particolareggiato di cotesta operazione, occorre un
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Seismit-Doda. Mi parve che invocasse la legge della contabilità, notando che il conto consuntivo si deve dare alla Camera in ottobre; ma la nuova
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, nonchè degli importi pagati dal Governo pel rimborso sull'esportazione delle farine; poichè sembra che tale esportazione siasi operata in questi mesi su
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Ricciardi. Scusi, signor presidente: io risponderò a ciò che ella dice, citando in sostegno della mia opinione le parole stesse del generale La
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Aggiungo ancora che i ministri, i quali sono rimasti in carica, non ebbero nemmeno da prestare un nuovo giuramento.
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ritorno nel Ministero. Or bene, ei non sarebbero in grado di potere manifestare la loro opinione. E quindi a me pare che, non convocando questi tre
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presidente. Se mi permette dirò qualche cosa anche io, non per altro che per attestare quale fu in passato la giurisprudenza della Camera
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In ogni caso, anche ammettendo che la cosa fosse dubbia troverei utilissimo che la Camera fosse chiamata a pronunziare intorno ad essa. Quindi prego
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Signori, noi ci lamentiamo che i cittadini rispettino poco le leggi, e sfortunatamente in Italia non evvi abbastanza rispetto per esse; ma come
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Menabrea presidente del Consiglio dei ministri e ministro per gli affari esteri. In conseguenza, attenendosi la Camera alla forma del decreto ed
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Si ricorderanno i miei onorevoli colleghi della mia insistenza in Torino, quando si trattava di dichiarare vacante il collegio elettorale di Biella
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, vi è l'esempio non molto lontano del Ministero del generale La Marmora, il quale diede le sue dimissioni e fu in parte ricomposto di alcuni dei membri
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La Camera non è in numero, sarà pubblicato nella gazzetta ufficiale il nome degli assenti senza congedo regolare.
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Accademia della crusca
