Voci della notte
singhiozzare colle membra rattratte, la faccia nascosta in mezzo ai guanciali, annientata. Non dormiva ancora, forse fu nel torpore della spossatezza
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, perchè di paterecci ne aveva avuti qualcuno anche lui e sapeva che inferno mettono addosso. — Tre notti che non dormo! Sembra lo faccia apposta. Quando
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la sorella, affilando la sua faccia furba di vecchia. — Un colpo apoplettico. — Come nostro padre. E non si ebbe nemmeno tempo di chiamare il prete
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Voci della notte
faccia, osservando con interesse i capelli della nuca che svolazzavano. La donna della giacca rossa continuò a strisciare lungo il muro. A un altro caffè
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impenetrabilità, che giustificava in parte le parole pronunziate aspramente dalla cognata, quando ella era uscita dal salottino: «Per quanto si faccia, quella
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