Voci della notte
, spaurita, ascoltando. Egli sognava; un sorriso dolce gli errava sulle labbra, dalle quali uscivano sillabe indistinte; tutte le linee del suo volto si
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sentiva che la notte stava per finire. Era l'ora dolce per i felici che hanno un letto e che vi si rannicchiano assaporando la voluttà delle ultime ore
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poteva spaziare, alberi verdi e prati verdi si fondevano in una dolce monotonia, e Angelica l'amava questa monotonia serena che armonizzava così bene
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affettuosa, era dolce pia che poteva, non come voleva, perchè sentiva dentro di sè un torrente di tenerezza che non sarebbe uscito mai. Questo era appunto il
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imprese, lotte, guerre, conquiste, ferite, io le voglio. Voglio vivere! — Guarda — mormorò la voce, così dolce e profonda che parve subito al bimbo
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