VIII legislatura – Tornata del 26 giugno 1863
. Questo tratto non nuovo, nè unico di borbonica giustizia da cui veniva colpito il ridetto Luigi Spera mette ora gli eredi di costui nella necessità di
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, isolato, fermo ne' principii di giustizia, che non è per servire temporibus, e molto meno agli uomini, e l'altro un deputato che per lo più si accorda con
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delle quali omai si ha acquistata tanta lode; di più ella avrà potuto avere dei litigi, ed ottenuto giustizia da alcuni magistrati onesti e dotti. Per
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giustizia sarà male amministrata: non importa, in Piemonte v'ha cotal ordinamento, dunque deve essere lo stesso in Napoli ed in Sicilia. Ebbene, si diede
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potrà mai sostenere che questa sia giustizia? Per me sarà sempre enorme ingiustizia.
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Primieramente la mia proposta stabilisce un principio conforme ad una norma finanziaria economica e di giustizia, cioè di non pagarsi colui che non
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aver presenti tutti coloro che per soppressione d'impiego o per nuovo organamento sono stati messi fuori pianta, allora si farebbe un atto di giustizia
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Stato, si debba trovare appoggio in un Ministero riformatore, massime se non vi è offesa alcuna alla giustizia.
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e mantenendo la giustizia, si potrà anche far sparire il difetto che vi si fece notare di non essersi seguito il sistema dell'unificazione nella
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crudeli, nè temerà di veder disertare per questa nostra inaudita barbarie le aule della giustizia e della scienza.
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Io prego quindi la Camera di accogliere questo mio emendamento, il quale mi sembra fondato sulla più stretta giustizia.
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Ed in effetto è questa la giustizia. Se da principio il numero dei tribunali fosse stato minore, indubitatamente gli ultimi giunti non ci sarebbero
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Invero l'emendamento dell'onorevole Cortese non è nè più, nè meno che il richiamo d'un principio di giustizia distributiva e di un principio
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giustizia incontaminata dovrebbe essere mandato a casa a riscontro di un uomo mediocre, e forse meno che mediocre.
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ufficio da uno o due anni. Mi pare che la ragionevolezza, la giustizia, e dirò ancora il principio stesso dell'inamovibilità della magistratura, voluta dal
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rispetto agli impiegati dipendenti dal Ministero di grazia e giustizia una disposizione che non avrebbe forza rispetto agli impiegati dipendenti dagli altri
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Ora, signori, vi sono omai presso la mente di alcuni due progetti altamente riposti. Coll'uno si vogliono abolire tutte le Corti supreme di giustizia
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Università si ritireranno con gran danno delle pubbliche finanze, dell'amministrazione della giustizia e dell'insegnamento.
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semplicissimo: perchè nella discussione dei bilanci come a tutti gli altri ministri, così anche a quelli d'istruzione pubblica e di grazia e giustizia
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. La rivoluzione è un mezzo violento, al quale, quando altri mezzi mancano, bisogna ricorrere pel trionfo della giustizia; ma la rivoluzione non è
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, egli s'inganna. Io sono audace quando si tratta di far giustizia.
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sentimento che, se non volete che si chiami di giustizia, chiamerò di equità.
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minacciato voi vedrete nel pericolo della giustizia la libertà stessa pericolare.
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oramai risaputo non essere libertà possibile là dove retta ed indipendente non sia l'amministrazione della giustizia.
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E questo è tanto vero, che ho sentito dei giureconsulti che sedettero come ministri di grazia e giustizia su quei banchi a dire che o questi
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Accademia della crusca
