VIII Legislatura – Tornata dell’8 luglio 1861
Il relatore si era riservato di consultare la Commissione su queste modificazioni, ma siccome non lo vedo presente…
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Peruzzi ministro dei lavori pubblici. Le accetto; ma osservo che dopo la presentazione della relazione si fecero altre modificazioni, d'accordo fra
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presidente. C'era anche il deputato Briganti-Bellini che si era fatto iscrivere; ma mi avvertì che, se nessuno domandava la parola, lo ritenessi come
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Non intendo di riferire i motivi di questa opinione, ma credo opportuno l'accennare che fra essi eravi anche quello che apparisse, cioè, dalla
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Se noi siamo vincolati da precedenti convenzioni, non io proporrò che s'infrangano i patti e non si rispettino gl'impegni presi. Ma quando si tratta
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Ma, lasciamo pure questo confronto. Se non si trattasse che
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voci, non so fino a qual punto fondate, ma di certo non troppo favorevoli.
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Ma, mentre la prudenza obbligava il Governo a procedere colla massima cautela, non era men vero che la compagnia delle ferrovie romane nel numero
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Allo stato delle cose, io credo che il Governo possa concorrere a sussidiare la società per la pronta esecuzione della linea Bologna-Ancona, ma che
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Ma poichè egli ha creduto farne cenno alla Camera, io risponderò poche parole, non rispetto alla prima convenzione del 3 ottobre 1860, circa la quale
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La linea da Napoli a Ceprano è lunga 139 chilometri e qualche frazione, ma mettiamo 140 chilometri all'incirca, dei quali una parte è già costrutta
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Ma mi occorre specialmente di dire due parole del contratto per cui si assegna alla società la linea da Napoli a Ceprano, e di quell'altro per cui le
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all'approvazione di essa; ma egli è pur vero che dopo la prima riunione della Commissione non ebbe più il bene di vedere nel suo seno l'onorevole Brunet.
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Ma, allora, dice l'onorevole Brunet, perchè non ne fate voi l'esercizio?
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Ma io non dico che il Governo ceda la strada da Napoli sino a Ceprano, e poi conservi l'esercizio di questo tronco; io dico che esso conservi ciò che
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Ravenna è una città la quale deve in sostanza essere collegata colle rimanenti strade ferrate; ma credo che l'onere che con questa convenzione
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Ma, lasciate anche da parte le considerazioni speciali che derivano dalle cattive condizioni di quella linea, sia per rispetto alla costruzione, che
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Però sembra a me che non si sia tenuto conto del commercio di esportazione, il quale fin qui si fa per mare, non essendovi strada ferrata; ma, quando
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Da Cancello a Sarno la strada va prolungata sino ad Avellino, ma quando è arrivata fino ad Avellino non si può in nessun modo congiungere colle
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Egli ha detto di prolungare la strada da Capua per Salerno; ma sfido io a prolungare la strada da Capua per Salerno. Salerno è al mezzogiorno, e
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anche vini ed aceti. Attualmente tutte queste merci s'imbarcano a Ravenna e si conducono in Ancona, od in altri porti dell'Adriatico; ma in seguito si
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Perchè poi la società stessa non avesse per sè tutto il vantaggio, ma vi fosse anche il vantaggio del Governo, io crederei che, in luogo d'imporre la
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Noi eravamo molto indifferenti a far andare questa strada ferrata od a Faenza, od a Imola, od a Castel Bolognese; ma fu scelto Castel Bolognese per
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non solo a quel commercio che da una città di qualche rilievo, come certo è Ravenna, va ad altre città, come Bologna od Ancona, ma anche ai piccoli
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Oltre di che si è detto che ci sarà una stazione a Russi; ma questa sarà a Godo, se la ferrovia passerà alla distanza di due chilometri e mezzo; il
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Ma c'è un limite anche per questa attrazione, ed io credo che questo limite si possa fino ad un certo punto calcolare.
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Ho inteso accennare più volte in questa discussione che tutto il commercio di Ravenna si fa per Bologna, e lì si ferma. Ma io domando: dov'è
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congiunzione sia piuttosto Imola che Castel Bolognese o Faenza, per la ragione che le distanze tra questi punti sono minime; ma io sono di parere che
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Ma inoltre ha un altro scopo importantissimo, quello di unire l'Adriatico al Mediterraneo, Ravenna a Livorno.
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Si è anche parlato della linea da Firenze per Pontassieve a Ravenna; io credo che la linea è utile, utilissima; ma essa
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È bene che per ora si faccia il tronco da Ravenna alla linea Bologna-Ancona; ma, a parer mio, il punto di congiunzione dovrebbe scegliersi avendo
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Ma oggi guastare, o non far bene la linea ravennate, colla previsione che questa torta a Castel Bolognese possa in un tempo lontano assai ed in data
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L'onorevole Busacca osservava: ma voi dite che il maggior commercio di Ravenna va a Bologna; perchè? La ragione è assai semplice; la ragione è che
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credo che la linea della Porretta non sia la migliore per rilegare la Toscana colla centrale italiana; ma, al punto in cui siamo, io non so se la
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cade nella seconda categoria: anch'essa dovrà farsi, ma non deve distrarci dalle linee principali.
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Ma io prego la Camera di non lasciarsi smovere dall'idea principale, che è quella di riunire Bologna a Ravenna nel modo più diretto e più facile, ed
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maggiori facilità d'ogni altra. Quando verrà il momento opportuno, quando si penserà alle linee secondarie, si penserà pure a questa; ma non credo
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presidente. Ella ha ragione; ma non credo possa derivarne inconveniente alcuno lasciando com'è.
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presidente. Sarebbe stato più regolare; ma, ripeto, ora l'articolo è votato; ed io credo che non ne possa avvenire il benchè minimo inconveniente.
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Questo voleva esser messo nella convenzione, che è stata approvata coll'articolo 1 della legge; ma qui non mi pare che sia la sede di questa
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Colombani. Non ho nessuna modificazione a proporre, ma voglio presentare alla Camera un'osservazione che avrei fatta in occasione dell'art. 1, se il
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il ministro abbia facoltà di obbligare la società, ove l'obbligo non importi nessun onere allo Stato; ma la questione è di fronte alla società.
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La redazione di quest'articolo non stabilisce altro se non che l'obbligo alla società di fare quest'esercizio. Ma si fece questa considerazione
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invece determinato il periodo di un anno, nel quale il Ministero non sarà tenuto di acconsentire a tutte le compre fatte dalla società, ma dovrà
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d'ordinanza ministeriale, ma indiretta, per mezzo di periti, i quali sono dipendenti unicamente dalla loro coscienza, ed indipendenti dalla volontà del Governo.
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Ma il punto vero della questione non istà qui; quello che accennava l'onorevole Conforti è principalmente quello che si riferisce a diritti acquisiti
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solo un'ora, ma un'ora e mezzo, due ore, due ore e mezzo, dopo il termine prefisso.
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la Commissione non solo è costituita, ma ha già nominato il suo relatore. Se potesse essere posta all'ordine del giorno prontamente, sarebbe bene
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, ma alcune furono poi ritirate, dimodochè non si poterono stampare nè distribuire.
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presidente. Questo schema di legge era stato presentato prima che si chiudesse l'esercizio. Ma, dacchè il deputato Lanza insiste e che per altro
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Accademia della crusca
