VIII Legislatura – Tornata dell’8 luglio 1861
Io credo quindi che, in vista dei vantaggi che si sono accordati a questa società, si potrebbe in qualche modo imporre ad essa l'obbligo di seguire
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Io sono commissario di quest'ufficio, e quindi credo conveniente di manifestare alla Camera quali furono le opinioni, alle quali erasi attenuto
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Se noi siamo vincolati da precedenti convenzioni, non io proporrò che s'infrangano i patti e non si rispettino gl'impegni presi. Ma quando si tratta
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Io non giungo a comprendere questo contrasto di diversi sistemi, il che forma una vera contraddizione.
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Queste sono le osservazioni che io voleva esporre per far conoscere alla Camera quale fu l'opinione dell'ufficio a cui ho l'onore di appartenere.
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Jacini. Io non risponderò che alla prima parte del discorso del deputato Brunet, a quella cioè che riguarda la convenzione del 3 ottobre 1860 da me
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In quanto alle conseguenze del contratto, io posso dire che dal 3 ottobre in poi, dal momento cioè in cui io stipulai questa concessione, furono
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1860, in massima io oppongo il voto dato dal medesimo nel seno della Commissione, colla quale esso venne in pieno accordo rispetto a tutte le questioni
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A questa affermazione io non posso rispondere altro, se non che pregare la Camera e il signor Brunet a rileggere la nota che è unita alla relazione
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Quanto alla questione di Ravenna, io dirò all'onorevole Jacini come io non sia contrario a che venga eseguita una strada per Ravenna. Io credo che
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Ma io non dico che il Governo ceda la strada da Napoli sino a Ceprano, e poi conservi l'esercizio di questo tronco; io dico che esso conservi ciò che
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Per tutte queste considerazioni io credo di poter conchiudere affermando che tanto la Commissione che il suo relatore hanno adempiuto il debito loro
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Napoli, io non intendo come mai si possa cedere il tronco da Napoli fino a Cancello. Se il Governo avrà in sua proprietà le strade che si prolungano
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Egli ha detto di prolungare la strada da Capua per Salerno; ma sfido io a prolungare la strada da Capua per Salerno. Salerno è al mezzogiorno, e
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Io desidero che sieno quegli abitanti rassicurati, e lo domando alla cortesia del signor ministro.
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Perciò la società andrà per questa parte soggetta ad una maggiore spesa, che io crederei si possa diminuire senza danno, anzi con vantaggio della
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Rasponi. Io appoggio l'emendamento proposto dal deputato Fiorenzi; sono però in debito, aggiungendo una seconda parte a quello, di proporre un nuovo
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Io credo poi che tutta la parte superiore della provincia di Ravenna, che è parte molto ricca, molto popolosa e fornita di comode strade, abbia
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Perchè poi la società stessa non avesse per sè tutto il vantaggio, ma vi fosse anche il vantaggio del Governo, io crederei che, in luogo d'imporre la
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Ad ogni modo io desidero di essere rassicurato dal signor ministro intorno alla stazione di Russi, essendo naturale che vedendo condotta la strada a
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Io credo che, per riguardo ad un paese che ha 7 mila abitanti ed un commercio floridissimo di bestiame e di granaglie, è di tutta convenienza, quanto
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Ma c'è un limite anche per questa attrazione, ed io credo che questo limite si possa fino ad un certo punto calcolare.
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Io credo che, finchè il sistema ferroviario dell'Italia centrale resta qual è, sia di poca importanza nell'interesse generale che il punto di
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chilometri e mezzo da Russi. Se io dovessi giudicare dai pochissimi dati che ho, dovrei dire che questo limite è inferiore al giusto, ed io l'avrei
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L'emendamento pertanto che io propongo consiste nel sopprimere le parole: «alla stazione d'Imola, e quelle per Bagnava, Lugo e Bagnacavallo, e nel
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Ho inteso accennare più volte in questa discussione che tutto il commercio di Ravenna si fa per Bologna, e lì si ferma. Ma io domando: dov'è
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Lo stesso sarebbe per Russi. Ma per questo paese io faccio un'eccezione, perchè io, che lo conosco, devo confessare che è un paese ricco, dove si fa
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Se fossimo sul terreno vergine di questa questione, io certamente sarei venuto nella sua opinione, e forse anche vi sarebbe venuta la Commissione; io
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Di Rorà. Io aveva deciso di non parlare in questa questione, poichè, patrocinando un tracciato, ne avrei pregiudicato un altro, ed io, a dirla
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Venendo alla questione di Russi, io cederò la parola all'onorevole Di Rorà.
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Si è anche parlato della linea da Firenze per Pontassieve a Ravenna; io credo che la linea è utile, utilissima; ma essa
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riguardo anche a quell'altro tronco che io credo indispensabile all'Italia centrale.
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Quindi io conchiudo affermando che il punto di partenza per andare dalla linea Bologna-Ancona verso Ravenna deve essere dalla Commissione e dal
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Giacchi. Io intenderei di proporre un emendamento all'articolo 4.
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Ma io prego la Camera di non lasciarsi smovere dall'idea principale, che è quella di riunire Bologna a Ravenna nel modo più diretto e più facile, ed
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Colombani. Io non ho fatto altro che oppormi all'emendamento proposto e domandare una spiegazione alla Commissione.
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Per conseguenza, io proporrei che venisse fissato il tracciato dalla Camera stessa per la più pronta esecuzione e per risparmiare al ministro tutte
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Io vedo quante discussioni ha sollevate questo tracciato, e, se noi lasciamo al ministro di stabilirlo, noi lo facciamo bersaglio di continue domande
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presidente. Io pregherei i vari deputati che nel corso della discussione hanno proposto emendamenti a mandarmeli, se vogliono che si mettano ai voti
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Fiorenzi. Io propongo solo che si dica che la società potrà essere obbligata, ecc. Non ne propongo l'obbligo preciso.
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presidente. Sarebbe stato più regolare; ma, ripeto, ora l'articolo è votato; ed io credo che non ne possa avvenire il benchè minimo inconveniente.
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San Donato. Al cominciamento della discussione della legge si è diffusamente parlato della ferrovia da Capua a Ceprano. Io pregherei l'onorevole
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Per la qual cosa io prego l'onorevole ministro dei lavori pubblici a voler dare degli schiarimenti, affinchè la loro sorte possa essere assicurata.
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Conforti. Signori, nella concessione, della quale si è ragionato oggi alla Camera, io non veggo nulla che si riferisca agl'impiegati della ferrovia
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Io posso però assicurare, imperocchè sono stato di ciò testimone oculare, che questi impiegati durante il tempo della dittatura, ossia in tempo
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Peruzzi ministro pei lavori pubblici. Io sono lieto che la domanda dell'onorevole Conforti mi porga occasione a dissipare un dubbio, che non sarebbe
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Io li invito dunque ad usare maggiore sollecitudine affinchè la tornata si possa incominciare almeno prima delle otto, e così non si perda tempo, a
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Alfieri. Io farò un'istanza analoga a quella dell'onorevole Capone per un'altra legge che è da qualche tempo negli uffizi, ed è quella relativa ai
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Ricciardi. Perciò questa legge io la voto a causa di questo compenso.
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Lanza Giovanni. Se è nel bilancio del 1860, io non propongo altro che lo si dichiari nella legge, dove non è detto a quale esercizio appartenga
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Accademia della crusca
