VIII Legislatura – Tornata del 5 marzo 1861
Il signor professore Emerico Amari ebbe voti 217; il signor marchese Specchi Ignazio 194; il signor Picone G. B. 167; il signor Cofisi Giuseppe 94
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Eletto il signor Giuseppe Cognata, dappoichè sopra 699 elettori iscritti, 570 si presentarono al primo scrutinio, e 274 voti furono dati al signor
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Nessuno dei candidati avendo ottenuta la maggioranza voluta, si procedette al ballottaggio, a cui presero parte 542 elettori, dei quali i voti si
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Altro incidente presenta questa elezione, ed è che nella prima ricognizione dei voti furono tenuti presenti i verbali di nove sezioni, invece di
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Del pari nella ricognizione del ballottaggio si tenne conto di tutte le sezioni, meno quella di Sant'Angelo Muxaro, la quale diede soli 9 voti e
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Nella prima di queste sezioni s'ebbero 17 voti su 22 inscritti, dei quali al Cognata fu attribuito un sol voto e 16 al cavaliere Giovanni Del
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Gli elettori inscritti furono 646; i votanti 548; e da questi si attribuirono 479 voti a Paternostro, 66 all'avvocato Accolla Francesco; 3 voti
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Al secondo scrutinio furono presenti 784 votanti. Il signor Nisco conseguì 525 voti, ed il signor Gallozzi 254.
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L'avvocato Antonio Ranieri ottenne 506 voti; 145 il duca Di San Donato; 83 andarono dispersi; 4 schede dichiarate nulle.
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Ottenne 441 voti il dottore Corleo Simone; 290 il dottor Pasquale Calvi; e fu in conseguenza il Corleo proclamato deputato.
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Il signor Nicola Nisco ebbe voti 289, il dottore Carlo Gallozzi 159, Guercia Federico 125, e gli altri furono ripartiti su varii candidati.
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numericamente gli elettori sarebbero figurati per 612; però alla ricognizione dei voti si osservò che diversi di essi si trovavano già trapassati
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Gl'inscritti sono 841; votarono al primo scrutinio 689; dei quali 238 pel dottore Corleo e 242 pel dottore Pasquale Calvi; voti dispersi 209, nulli 6.
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In questo collegio venne eletto l'avvocato Carlo Turati. Egli riportò 293 voti sopra un numero d'inscritti ch'era di 607; l'avvocato Gadda Giuseppe
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. Il professore Ferrara ottenne 269 voti e il cavaliere Avellone 213; gli altri furono dispersi su varii candidati; nessuno ebbe la maggioranza.
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Su questo numero l'avvocato Salaris conseguì 357 voti; il signor Effisio Loi, consigliere d'appello, ne ottenne 133; il signor Giovanni Siotto-Pintor
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ritenere che la votazione di questa sezione avesse dovuto interamente annullarsi, siccome non diede che 38 voti al Salaris, e 21 al suo competitore Loi
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voti, e il signor Loi Effisio ne conseguì 433.
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all'operazione della ricognizione dei voti.
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Le due sezioni, di cui si parla, non hanno che 40 inscritti la prima, e 185 la seconda; dimodochè, a voler anche supporre che questi voti, i quali
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Il signor Deandreis ottenne voti 240; il conte Giovanni Battista Michelini 238; il cavaliere Enrico Montezemolo 56; 7 voti furono dispersi, 16 schede
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Nessuna irregolarità nè reclamo sorse. Se non che, appunto per la poca differenza verificatasi nel numero de' voti, l'ufficio ha voluto portare il
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305 votarono per il signor Deandreis, 300 per il signor Michelini; 8 voti furono annullati, 9 furono contestati.
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Questo collegio, composto di 10 sezioni, ha 2219 elettori inscritti; dei quali votarono al primo scrutinio 734. I voti si ripartirono nel modo
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Giovanni Battista Michelini; e poichè fu poca la diversità dei voti ottenuti dall'uno e dall'altro candidato, così nella prima, come nella seconda votazione
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cui voti si divisero: 164 al signor cavaliere don Pietro Leo, presidente d'appello; 200 al signor barone don Bernardino Falqui Pes; 131 al signor
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degli altri tre, esprimendo più o meno imperfettamente il nome del signor Michelini, avrebbero portato i suoi voti a 302; mentre il terzo dicendo, non
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Alla prima votazione non fu raccolta una maggioranza legale. Gl'inscritti sono 1990; i votanti 628. Il commendatore Serra ebbe voti 334; il conte
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maggioranza, e che il fatto spontaneo dei meno imperasse sui più; che quando una sezione minore avesse co' suoi voti determinata in fatti la
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I risultamenti furono 528 voti per il commendatore Serra e 482 per il suo competitore.
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presidente. Pongo ai voti la convalidazione della nomina dell'avvocato Nicolò Ferracciu a deputato di Sassari, coll'avvertenza che gli atti sieno
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di Ploaghe il professore Ferracciu ha avuto pochissimi voti; di modo che l'annullamento della votazione di questa sezione non isposta per verun modo la
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Egli, se non erro, diceva: togliete tutti i voti della sezione a quel candidato che ottenne la maggioranza, tuttavia il medesimo candidato conserva
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voti della sezione a quegli che ha ottenuto la maggioranza? No, o signori; se volete la certezza matematica bisogna aggiungere un'altra supposizione
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Comprenderei questo ragionamento se l'ufficio di analfabeti, cosa inaudita negli annali delle elezioni, fosse stato eletto all'unanimità di voti da
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Mi si dirà: non è probabile, è estremamente inverosimile; siamo anzi moralmente certi che i voti si sarebbero in qualche proporzione divisi, e che
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i voti di questa sezione non si possono calcolare, essa lo deve imputare a se stessa, e dee pareggiarsi a quelle che volontariamente si fossero
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Molte voci. Ai voti! ai voti!
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presidente. Porrò ai voti la chiusura della discussione.
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L'avvocato Pasini ebbe voti 172, ed il dottor Angelo Grossi 183. Ci fu necessità di passare al ballottaggio. In questo sopra 423 votanti l'avvocato
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Pongo ora ai voti le conclusioni della maggioranza del III ufficio che sono per la convalidazione dell'elezione del commendatore Serra.
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Il dottore Saverio Friscia ottenne voti 487 contro 70 dati al duca di Verdura; maggioranza sotto tutti gli aspetti per essere immediatamente
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Di 1081 elettori inscritti, intervennero alla prima votazione 779; il dottore Stefano Romeo ebbe voti 348, Francesco Catalano 188, De Lieto Casimiro
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dei voti indipendenti, e con ciò veniamo a diminuire la libertà del Parlamento e l'efficacia del suo potere.
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presidente. Porrò ai voti…
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presidente. Io porrò ai voti le conclusioni dell'ufficio, che sono per la convalidazione dell'elezione del signor Valentino Pasini a deputato del
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