VIII Legislatura – Tornata del 5 marzo 1861
stanziato all'uopo 63,000 lire; e comunque si dica che questa somma stanziata nel bilancio dee servire come indennità alle spese che debbono per
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distinguono tra uno stipendio ed una indennità. E, facciasi ragione al vero; anzitutto io domanderò: se voi avevate intenzione che fosse per indennità di
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Ministero aveva dimandato lo stanziamento delle lire 63,000, solo per avere comodità di offrire indennità per viaggi e per altri titoli relativi a questi
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, o a vita, o anco ereditario, come in tempi andati; revocabile o no dal Governo; che quella rimunerazione porti il nome di stipendio, o d'indennità
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non si chiama impiegato, ma pure esercita un pubblico impiego non fisso, riceve una rimunerazione, ma che non si chiama stipendio, bensì indennità, e
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pericolo per le istituzioni dello Stato; voi potrete negare i fondi al ministro; cesserà l'indennità o lo stipendio, e la questione sarà finita.
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Abbiamo in fatti l'articolo 50 dello Statuto, il quale dice che l'ufficio di deputato non può dar luogo ad indennità.
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hanno stipendio, non debbono godere che di un assegnamento a titolo di indennità.
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cui abilmente può essersi celato. Nella nuova legge non c'è parola di assegnamento a titolo d'indennità, non si parla nemmeno d'indennità; è
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abbiano impiego alcuno; l'indennità di cui godono non li converte in funzionari dello Sfato, non sono che semplici cittadini, ed esercitano quindi il
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assegnamento a titolo di indennità; e all'art. 3 si stabiliva con apposita e ben chiara disposizione che la nomina a membro di questa sezione non
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Se non sono male informato, mi pare che potevasi aggiungere che l'indennità non doveva essere nè maggiore, nè minore dell'onorario assegnato ai
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Ora, come avviene che l'indennità di viaggi, di trasferta, e simili, sia sempre liquidata a priori nella stessa precisa somma, e come mai viene a
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commissari avrebbero diritto ad una indennità, la quale non oltrepassasse l'ammontare dell'onorario di cui godono i consiglieri di Stato.
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Sarebbe male, o signori, che innanzi a disposizioni così chiare dello Statuto che vietano le indennità; innanzi a disposizioni così evidenti della
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sconveniente e indecoroso il chiedere liste, fare conti di spese per simile materia. Ma, a dimostrare che voleva dare una indennità, non uno stipendio
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a Torino per non breve tempo e durante le vacanze parlamentari, era ciò possibile senza dar loro alcuna indennità? Non si doveva dar loro un compenso
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Del resto il ministro sa che nessuno di noi sarebbe alieno, ed io al certo nol fui e nol sono, dall'accordare una indennità, durante le vacanze
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dalla minoranza si ponevano in campo. E fu appunto in questo concetto che, mentre si mantenne il principio dell'indennità, la maggioranza della
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indennità, non potrebbesi permettere che questi funzionari sedessero in Parlamento, se non violando per vie indirette la legge fondamentale e le leggi
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