VIII Legislatura – Tornata del 5 marzo 1861
Durante il secondo appello nella sezione terza di Stella si era presentato un tal Giacomo Rossi, il quale, chiamato a votare, rispose che si asteneva
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già votato in un'altra sezione, ed anzi per espressa sua dichiarazione si era astenuto dal votare in quella.
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Nella sezione di Vinadio l'ufficio poi (così si asserisce) accettò schede in cui l'elettore si era fatto conoscere.
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Michelini il conte, ma l'altro di Demonte, non avrebbe potuto attribuirsi a colui che era entrato in ballottaggio col signor Deandreis, il quale era il
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elettorale che era stata mandata dal comune di Florinas, perchè essa, come osservavano il sindaco ed i due assessori reclamanti, per errore era differente
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seriamente quando la maggioranza era ignorante, perchè la legge richiede che i verbali siano almeno redatti da tre componenti l'ufficio; quindi, se uno o due
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maggioranza, era allora necessità di annullare interamente l'elezione, perchè uno de' suoi essenziali elementi veniva ad essere posto a nulla; ma, quando
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questo scrutatore, il quale è stato costituito per controllare le schede, fosse precisamente quel tale che era letterato, risultando dal verbale che i
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era quindi abbastanza palese. La minoranza dunque sapeva che si trattava di gente ignorantissima, e tacque, poichè non vi ha protestazione di sorta
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certamente alludere a ciò che era nell'ordine delle cose, non a ciò che era nello straordinario.
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Questa elezione non era fra le contestate, se non perchè mancavano i verbali definitivi della sezione, i quali essendo giunti, l'elezione risulta in
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A tale proposito mi dimenticavo di addurvi un esempio. Il Governo napoleonico ha pur creduto che era necessario di avere sotto la sua mano i lumi
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Infatti io pregava la Camera di volere por mente ai fatti che hanno preceduto la votazione della legge 24 giugno 1860: si era proposto nè più, nè
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Parmi, o signori, che questo ragionamento sia di tutta evidenza. Come era naturale, contro una cotale disposizione si elevò negli uffici della Camera
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era che i progetti di legge potessero farsi presso il Consiglio di Stato, per far tesoro dei lumi, delle notizie e dei documenti ivi raccolti. Egli
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L'origine di questa Commissione non impediva che i suoi componenti fossero eleggibili. Tale era il concetto col quale fu creata, tale era l'espressa
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essa proseguirebbe i suoi lavori per soli tre mesi. Era quindi il Ministero tenuto di dichiararci ch'essa non poteva cessare nel termine da lui
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poichè, si disse, non esservi più mestieri di fare questa dichiarazione, la quale rimaneva implicita ed era avvalorata dagli stessi precedenti della
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a Torino per non breve tempo e durante le vacanze parlamentari, era ciò possibile senza dar loro alcuna indennità? Non si doveva dar loro un compenso
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la facoltà di percevere le imposte pel primo trimestre dell'anno, era obbligato di notificarci che non aveva più bisogno di questi fondi.
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giudiziaria; e per provvedere a tutto questo enorme lavoro non domandava che 63,000 lire! Era ben poca cosa, ed in verità avrei creduto fare atto di
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La seconda questione era appunto relativa alla qualità delle persone che dovevano prender parte a questa Commissione.
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Accademia della crusca
