VIII Legislatura – Tornata del 20 novembre 1862
Rusconi. Desidererei sapere dall'onorevole relatore se la elezione stata precedentemente approvata sia seguita anteriormente o posteriormente a
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precisamente prima, essendochè quella era la prima nel tempo, e perciò era necessario fosse approvata o annullata prima della presente.
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Rattazzi presidente del Consiglio. Io non prenderò ad esame la questione sollevata dal IV ufficio, cioè se siano valide o no le elezioni seguite
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confermo quanto ho detto da principio, cioè, che mi rimetto interamente al giudizio della Camera sul punto della convalidazione o dell'annullamento di
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mie parole ingiuriato o calunniato un'istituzione dello Stato per la quale nutro tutto il rispetto.
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Quel collegio evidentemente è rimasto vacante siano o no valide le operazioni elettorali.
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presidente. Debbo avvertire che il presidente della Camera, avendo avuto notizia dal Ministero delle finanze, o piuttosto, come parmi, dalla gazzetta
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Rattazzi presidente del Consiglio. Del resto l'avesse data o non data questa notizia, avesse fatto o non fatto questo dispaccio la Presidenza, dal
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viva o morta, se il Parlamento sia finzione o realtà…
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Noi siamo, o signori, agli ordini della Camera, pronti a trattare la nostra quistione se la Camera approverà che si debba elevare la quistione
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Se a ciò si rimanesse la disputazione, questione non vi sarebbe, o sarebbe risoluta col solo proporla. Ma non possiamo dispensarci dal prendere in
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signor presidente del Consiglio il desiderio, o la preferenza almeno, che incominciasse egli dalla sua esposizione; ma giacchè mi manifestò un
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Mi sarei ben guardato dal suscitare una siffatta questione allorquando era aperta o allorquando poteva sorgere la lotta fra il generale Garibaldi e
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Io non vorrei mai che questa moderazione si confondesse o colla irresolutezza, o colle ambagi, o colla versatilità; io respingo ogni moderazione che
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Tutti i partiti impazienti naturalmente si raccoglievano, o tentavano di raccogliersi intorno al generale Garibaldi; e con questo non intendo di dir
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Quali mezzi i ministri di Sua Maestà hanno adoperato per prevenire la spedizione del generale Garibaldi, e disingannare coloro che la credessero o
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preeminente, nella questione romana, occupando il mondo, o avanti il Parlamento, o con pubblicazioni diplomatiche, in modo da chiarire che l'Italia aveva
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parte dall'opinione che ella dà di sè al mondo civile; ben governata, dà un'opinione che la conduce verso l'assetto definitivo, governata male o men
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delle nostre intestine scissure, perchè da noi se gli debbano porgere spontaneamente nuovi motivi o di dileggi, o di compassione, o d'incredulità nei
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Io ho l'onore di assicurarvi, o signori, che malgrado i motivi che potrei avere in contrario, la mia parola sarà, nella presente discussione, pacata
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L'Inghilterra, o signori, vi presenta esempi memorabili di re, di ministri, di alti funzionari, di agenti inferiori accusati, giudicati e condannati
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Un'assemblea che così parla, e così vota, o signori, è sicura che la sua memoria resterà imperitura nella storia dei popoli.
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La Camera, o signori, ha un nobilissimo ufficio, ufficio di sindacato sui vari poteri dello Stato, ufficio anche di repressione quando per avventura
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Il nome di quest'uomo, o signori, non fa bisogno che ve lo dica: si chiama Giuseppe Garibaldi, nato a Nizza, la città fedelissima del regno di
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poco o niun rispetto per l'autorità; quindi la diffidenza, l'avversione e poi l'ostilità, la quale, quando arriva veramente a rendersi incomportabile
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«È flagrante reato il crimine o delitto che si commette attualmente o che è stato poco prima commesso.
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Secondo adunque il tenore dell'articolo 46, vi è flagranza quando il crimine o delitto si commette attualmente; quando è stato poco prima commesso
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Sono reputati flagranti reati: il caso in cui l'imputato viene inseguito dalla parte offesa o dal pubblico clamore, e il caso in cui sia stato
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Questa ipotesi, o signori, esprime la vera fase del delitto flagrante: è ella applicabile al caso nostro? Vediamo.
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Mordini. Io non intendo veramente, o signori, che si possano muovere da un popolo libero serie obbiezioni a questa dottrina, perchè vi dirò che sta
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Aggiungo che dal silenzio dell'onorevolissimo nostro presidente essendoci accorti che in un modo o nell'altro era stato interrotto il nostro
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già, o signori, perchè colti in flagrante reato, come si assicurava l'onorevole presidente del Consiglio dei ministri, ma per essere andati noi in
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, ossia che vi è flagrante reato quando l'imputato è inseguito dalla parte offesa o dal pubblico clamore, che vi è reato quando è sorpreso con effetti, con
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posciachè la prima notizia corsa sul nostro arresto aveva portato che noi eravamo stati colti in flagrante, mi limito solo a dire, o signori, che
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Una volta che si è cominciato, l'arbitrio regnerà più o meno mascherato in Italia, e la patria nostra sarà preda delle passioni e delle lotte civili.
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piuttosto un regolamento militare che una legge, sono cinque o sei, non ricordo più bene il numero, quelle che regolano lo stato d'assedio, e tutte
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esse stesse a distruggerla e ad alterarla. E lo stato d'assedio che cosa significa, o signori? Significa istituire il governo della forza, facendo
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Questa è una questione importante, o signori. Nel 1832, sulla base delle antiche leggi, due ordinanze reali posero in istato d'assedio alcune
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«Può il re con proclami o decreti sospendere le libertà del paese?»
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Questo sapevamcelo anche noi. Ma che, o signori? Questi possono essere precedenti per il diritto pubblico piemontese, ma non per il diritto pubblico
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), ebbene il generale Giovanni Durando pubblicò, in seguito a questo decreto, uno dei soliti bandi con cui più o meno si sospendono, si violano, si
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Lo stato d'assedio, o signori, non nego che può mettere temporariamente la quiete nelle vie e nelle piazze di una città, ma nei cuori desta una
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, senza violare la Costituzione e senza ricorrere a quei mezzi eccezionali, i quali presto o tardi conducono a immanchevole rovina.
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propria indipendenza, la propria dignità vilipesa, come sono certo che voi, o signori, farete dal canto vostro il vostro dovere.
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Ma, o signori, altra cosa è il Piemonte, altra cosa è l'Italia; passa lo stesso divario che tra una casa vecchia e una nuova; i plebisciti del 1860
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l'egregio Lorenzo Valerio, prefetto oggi a Como) poggiò tutta sulla gratuita asserzione che lo stato d'assedio non implica violazione o sospensione
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attribuite dallo Statuto, e non può derogare al medesimo se non quando lo Statuto stesso preveda il caso che debba farsi una correzione o una
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; dal Parlamento, o signori, il paese aspetta ansioso la parola di vita o di morte.
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Accademia della crusca
