VIII Legislatura – Tornata del 20 novembre 1862
astenuta dal votare, e non conoscendosi il numero preciso degli elettori iscritti in quella sezione, non si poteva per conseguenza riconoscere se il
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numero degli elettori
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Il numero degli elettori è di 727, il numero dei votanti fu di 532; vi è pertanto il numero voluto dalla legge perchè il primo scrutinio potesse
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si sarebbe messo al tavolo degli scrutatori e avrebbe fatto da scrutatore in soprannumero. Dicono essi stessi che il presidente non ha fatto a ciò
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D'Ondes-Reggio. Signori, quando nessuno si opporrà alle conclusioni dell'ufficio, io non ho che dire; ma qualora ci fossero degli oppositori, mi
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loro deputato, e che in tal condizione di cose le operazioni elettorali non potevano dirsi la libera espressione della volontà degli elettori, ha
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degli elettori, nè degli eleggibili, poichè non aveva nè censo, nè alcun'altra delle proprietà che rendono abili i cittadini all'ufficio di elettore
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conseguenza libera, in caso di prescritte elezioni, la manifestazione del voto degli elettori.
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ai voti degli analfabeti, interrogati quelli che aveano votato, negarono ciò che la protesta asseriva.
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pregiudiziale, si sconvolgerebbe tutto l'ordine degli iscritti, che debb'essere mantenuto.
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Bon-Compagni. Pongono a dura prova l'abilità degli uomini di Stato i quali debbono reggere le sorti dell'Italia già libera. Tuttavia queste
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Io non posso a meno di muovere in oggi al signor ministro il rimprovero che egli abbia lasciata perdere nel limbo degli uffici una legge che credo
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Consiglio dichiarò parecchie volte innanzi alla Camera che assolutamente egli non riconosceva a nessuno il diritto di fare degli armamenti. Egli propose una
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Mordini. Signori, queste parole che io ho pronunziate sul principio dell'ubbidienza e sul dovere degli agenti inferiori di non eseguire gli ordini
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Il generale Durando, allora commissario straordinario in Sardegna (credo che fosse appunto il fratello dell'onorevole ministro degli affari esteri
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scoppiate in Inghilterra alquanti anni dopo non fu proclamato mai lo stato d'assedio, malgrado la presenza degli eserciti nemici, ed il corso della
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mesi or sono. Il partito combattuto in nome della legalità, se noi giudichiamo dalla circolare del 10 settembre dell'onorevole ministro degli affari
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testa degli affari un Gabinetto, il quale non ha potuto eseguire in alcuna sua parte il proprio programma; un Gabinetto il quale ha la sventura di
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Accademia della crusca
