VIII Legislatura – Tornata del 20 novembre 1862
Lascio alla Camera, lascio al paese di giudicare le parole dell'onorevole Crispi; domando se sia col ferire vivamente l'esercito che si possa
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Se a ciò si rimanesse la disputazione, questione non vi sarebbe, o sarebbe risoluta col solo proporla. Ma non possiamo dispensarci dal prendere in
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solamente col buon andamento della monarchia costituzionale, ma col buon andamento di ogni Governo libero; esse impedirono quell'opera di organamento e
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universale che questi armamenti si facessero a saputa e col consenso tacito del Governo. Io credo che, se il Governo ed i suoi agenti avessero operato
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Ma in questo caso vi fu certo una deviazione dalla politica che si era sempre seguita dal Ministero d'accordo col Parlamento, di provvedere cioè, a
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qualche facoltà straordinaria fosse necessaria, perchè non dare anche in quell'occasione un'autorità morale alle vostre deliberazioni concertandole col
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provincie avevano fatto vedere col loro contegno che non davano luogo ad alcuna inquietudine politica; tuttavia lo stato d'assedio fu mantenuto. Io non posso
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innanzi se non col favore dell'Inghilterra.
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; bisogna che col cadere di quelle che ebbero la sventura di essere educate sotto il dispotismo, cada e si sperda pure la memoria d'ogni arbitrio.
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(Il presidente col gesto conferma)
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Lasciate che vi dica che il generale La Marmora nel bando col quale, sotto data del 24 agosto, aveva proclamato lo stato d'assedio, aveva dichiarato
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In questa lettera egli rende conto di un colloquio avuto col presidente del Consiglio dei ministri.
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E chi vi dice che andando avanti col sistema dell'arbitrio e della illegalità, chi vi dice che domani ciò che oggi è toccato a noi non succeda a voi?
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istato d'assedio col decreto 3 aprile 1849, ivi proclamato dall'onorevole generale Alfonso La Marmora.
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, col quale le autorità civili e militari si mettevano sotto la dipendenza dell'autorità militare, vennero temperati e modificati dalla discussione
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Accademia della crusca
