VIII Legislatura – Tornata del 20 maggio 1861
all'ordine, quando eccedano i limiti delle convenienze parlamentari, e credo di aver dato prove bastanti, come questo ufficio mi stia a cuore, per non
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presidente. Mi perdonino, si è fatta una questione relativa al prescritto dal regolamento; sono perciò d'avviso essere ufficio del presidente di fare
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Governo borbonico, si lagnano di essere stati dimessi testè da commissari di polizia, ufficio che esercitavano dal luglio 1860.
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Quindi l'ufficio, ad unanimità, ritenendo la frode manifesta dell'elettore a favore del signor Minervini, ha dichiarato nullo uno dei detti due
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L'elezione è regolare, e l'ufficio VII ve ne raccomanda la convalidazione.
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De Donno, relatore. Ho l'onore di riferire, a nome del III ufficio, sull'elezione del collegio di Molfetta, provincia di Terra di Bari.
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In esecuzione adunque degli ordini del III ufficio, io do lettura delle due proteste inviate contro la convalidazione dell'elezione del collegio di
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Osservatosi il carattere dall'intiero ufficio, si è verificato essere entrambi scritti dalla stessa mano, e portanti il nome di D. Luigi Minervini fu
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Gallenga relatore. In nome del VII ufficio ho l'onore di presentare la relazione sull'elezione del collegio di Milazzo. Questo collegio, diviso in 17
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dall'ufficio la non identità della persona nell'atto che gittava nell'urna il suffragio per Minervini, n'era espulso. Fu menato quasi per forza anche
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Mi studierò presentare brevemente all'Assemblea le ragioni che hanno indotto l'ufficio a tale conclusione.
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Io non nascondo alla Camera che all'ufficio ha fatto impressione un numero così rilevante di analfabeti in confronto del numero totale dei votanti
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Egli è per queste considerazioni che io prego la Camera, a nome dell'ufficio III, di voler convalidare l'elezione del signor avvocato Luigi Minervini
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Il III ufficio restò preoccupato in quanto al numero degli analfabeti, che da' verbali risulta aver preso parte all'elezione, e perchè vi è stata
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concorrere nella sentenza, a parer mio, troppo mite dell'ufficio, la cui opinione è stata or ora espressa dall'onorevole mio amico De Donno. Quanto a me, io
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Il III ufficio ha ritenuto che le proteste non sono che l'effetto di un regolare desiderio deluso, di una speranza rimasta insoddisfatta, poichè nel
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Il III ufficio ha consideralo che il signor Luigi Minervini è un avvocato, che per lungo tempo esercitò la sua professione a Trani innanzi a quella
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ben inteso l'onorevole relatore, l'ufficio non lo ha posto in dubbio.
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altre circostanze enunciate nelle due proteste, la Camera non possa accogliere le conclusioni dell'ufficio, e debba invece ordinare un'inchiesta sopra
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Egli è vero che, per espresso incarico dell'ufficio, io ho dato lettura d'entrambe le proteste; ma si noti, o signori, che, avendo dato risposta
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Allora metterò ai voti le conclusioni dell'ufficio, che sono per la convalidazione di questa elezione.
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Massari relatore. Il VI ufficio mi ha dato incarico di riferire alla Camera sull'elezione del collegio di Atripalda.
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Il VI ufficio però ha stimato di non dover entrare nel merito della questione, avendo contezza ufficiale della qualità dell'eletto, il quale
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In vista di questo fatto, l'ufficio VI, lo ripeto, senza entrare nella questione di merito, avuto riguardo all'ineleggibilità della persona eletta
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Accademia della crusca
