VIII Legislatura – Tornata del 20 maggio 1861
Duolmi che di questa supposta rinunzia abbia anche fatto capo l'onorevole mio amico, dicendo che per due anni, perdurando il Parlamento, Noto aveva
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parola che il valentissimo mio amico sforzava spingervi ad un giudizio che io credo abbisogni tuttavia di molto esame prima di pronunziarlo.
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Io chiedo scusa all'onorevole mio amico; ch'egli legga l'atto del Comitato del 20 marzo 1848, si era alla vigilia dell'apertura del Parlamento, nei
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Se alla Camera paresse buono il mio concetto, che è quello che una sua Commissione faccia gli studi e le proposte necessarie al Ministero a questo
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eloquenti orazioni degli onorevoli Cordova e Raeli, confesso il vero, il mio animo era profondamente commosso di tristezza. Io non poteva a meno di
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Si è parlato di degradazione civica, diceva il signor ministro dell'interno; ma, mio Dio! per degradazione…
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Ma, mio Dio! Per spiegare la mia idea debbo esporre i precedenti.
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Io insisto, perchè il mio ordine del giorno sia posto ai voti.
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chiaramente quel che accettava, di far cioè esaminare la quistione dal Consiglio di Stato, e, nel caso che il suo parere fosse favorevole, sarebbe mio dovere
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Depretis. Io non ho altro modo di sviluppare il mio ordine del giorno che questo, procurando, cioè, di stabilire che la questione non può decidersi
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Depretis. E perciò il mio dire sarà breve, e mi limiterò a notare che due decreti dello stesso dittatore, successivi a quelli che ho indicati, del 17
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il mio ordine del giorno, ed io oso pregare il signor ministro per l'interno a riflettervi, perchè realmente la quistione principale è del tutto
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Ricciardi. Io credo che nessuno dubiti del mio italianismo, che nessuno dubiti del mio patriottismo…
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Potrei citare altri fatti dolorosi; per esempio, un cognato di mio fratello, il conte Daghenausen, ha subito uno di quegli attentati celebri negli
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Chiamerò ora l'attenzione dell'onorevole guardasigilli sopra un antico abuso, di cui fece anche parola il mio collega Massari, cioè sopra i così
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suo nemico, allorchè nel 1834, sulla dimanda di mio padre, mi facea traslocar tosto dalla prefettura di polizia nel castello di Sant'Erasmo.
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e tanto più volontieri, in quanto che ho inteso da molti i quali parlano e sparlano del mio povero paese, che Napoli è ingovernabile; ed ancorchè si
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In quarto luogo è cosa indispensabile l'estinguere la mendicità che è una delle piaghe speciali del mio paese e specialissima della capitale, ed è
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Il terzo rimedio, a mio avviso, è quello di porre un argine all'impiegomania, aprendo nuove carriere, promovendo l'agricoltura, la quale è fanciulla
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Quando vi ho detto che questo amore trovasi compromesso, voi avete gridato contro di me, eppur non ho fatto che il mio dovere di dirvi la verità; voi
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proposta d'ordine del giorno ci andrebbe della dignità della Camera. Proporrò invece di nuovo quello che l'onorevole mio amico Ferrari presentò
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l'onorevole deputato Ricciardi è stato male informato sopra una persona, che io mi compiaccio di chiamare mio amico, il conte Bardesono, governatore di
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furia di popolo. Confesso che, ricevuta la lettera, corsi al Ministero alquanto agitato sulla sorte del mio amico: chiesi subito al segretario, se vi
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egli sia giunto in Napoli a dirne il motivo? Ciò non toglie che io, pel bene del mio paese, mi aspetti soddisfacente risultamento dalle buone
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San Donato. Dirò poche parole: io non posso lasciar rimanere la Camera sotto l'impressione di quanto ha detto l'onorevole mio amico Ricciardi. Egli
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L'onorevole mio amico Ricciardi diceva una grandissima verità; il fatto di che più si parla a Napoli è l'abolizione della Corte dei conti. Io non
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Debbo però avvertire che questa domanda, a mio giudizio, non si può più riproporre alla Camera, perchè essa ha già deliberato, poche settimane sono
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L'onorevole presidente del Consiglio, a mio avviso, non è dal lato della ragione, nell'asserire che la proposta d'inchiesta diretta a verificare dei
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concorrere nella sentenza, a parer mio, troppo mite dell'ufficio, la cui opinione è stata or ora espressa dall'onorevole mio amico De Donno. Quanto a me, io
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De Donno, relatore. Prima di rispondere al mio onorevole amico signor Massari, è debito che dia gli schiarimenti che l'onorevole Michelini mi ha
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modo come sono pervenute alla Segreteria, l'onorevole mio amico Massari m'informava averle presentate egli stesso, e ch'egli le aveva ricevute con
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Non era dunque un mio giudizio, io sottoponeva ciò che nella protesta stessa è contenuto.
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Eccovi dunque, a mio modo di vedere, mancato l'argomento che si poneva innanzi dall'onorevole mio amico, di doversi cioè riguardare Siracusa come il
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Ma, se anche ciò non fosse, io confesso che nel calcolo della stessa argomentazione che vi faceva l'onorevole mio amico, dimenticava un terzo dato
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l'onorevole mio amico ricercava.
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Ma non basta soltanto, diceva l'onorevole mio amico, l'interesse dei comunisti, v'ha ben anche l'interesse generale del Governo; e di certo Siracusa
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Ma neanco in fatto è giusto questo lagno del mio amico in quanto al fiume Anapo. Dimentica forse egli (forse può ignorarlo, non essendo della
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Signori, inquanto alle prigioni, l'onorevole mio amico che è tanto istrutto nelle scienze morali e sociali, sa meglio di me che in una città
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alvei tiberini, e per questa cura si dovesse destinare un prefetto di provincia, allora pregherei il mio onorevole amico a rammentarsi che vicino a
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