VIII Legislatura – Tornata del 20 maggio 1861
degradazione se lo potete.
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Io lascio, o signori, al vostro senno di valutare la portata di questo concetto e per lo interesse generale dello Stato e per quello dei privati
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lo stesso suo autore, quando presentava il rapporto della legge comunale e provinciale.
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il suo avviso, ove lo creda, sopra entrambi le proposte.
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Voi quindi, prima di ordinare l'esecuzione del decreto del 17 maggio dovreste revocare tutte queste leggi posteriori; lo che potete farlo, ma con una
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se lo sbarco dei prodi, che correvano ad aiutare la rivoluzione, poteva riescire.
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che esistono, quelle leggi che sono state eseguite e che tuttavia lo sono. Senza ricorrere ai tempi passati, senza ricorrere a storie dolorose per un
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hanno queste pretese. Sotto un Governo assoluto, io lo comprendo, par quasi che dal suo rappresentante venga tutto il
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Io stava appunto ascoltando lo svolgimento dell'argomentazione per vedere se non si atteneva al fatto personale.
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Il signor ministro lo accetta?
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Il signor ministro dell'interno non ricorda quello che, per incidente, il signor Raeli disse nella passata seduta; ma io lo ricordo, e l'anima mia
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Quindi lo scopo che la Camera si è prefisso approvando la chiusura non sarebbe raggiunto.
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pel mutamento, io lo proporrò per legge anche in quest'anno stesso, se mi troverò al Ministero. Se poi è una questione di semplice convenienza, io la
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, ma io conosco troppo lo spirito illuminato della popolazione di Milano e della diocesi, per essere certo che una circolare di un vicario generale non
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Francesco II”, hanno assalito il paese Matinata, e lo hanno spogliato di tutto; indi si son gettati nelle diverse masserie, appropriandosi quanto ci hanno
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Musolino. Signor presidente, se non si lascia parlare, pare che non si voglia conoscere lo stato del paese.
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Lo stato della capitale non è certo migliore di quello delle provincie. Debbo dir francamente avere, dopo 38 giorni di soggiorno in Torino, trovato
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È egli vero che sia stato segnato un contratto, rovinoso per lo Stato, di alcuni tagli di boschi?
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Lo stato dei licei provinciali non è punto migliore, tanto più che le povere provincie sono in generale neglette.
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È egli vero che contratti d'affitto di beni demaniali considerevoli, svantaggiosissimi per lo Stato, sieno stati fatti, quello in ispecie d'un fondo
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, affinchè faccia cessare questo abuso, e, se non fu interrogato, lo sia.
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Lo stesso signor Nisco propose un'altra cosa eccellente, vale a dire lo stabilimento in Napoli di una scala franca, la quale sarebbe di un immenso
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Ricciardi. Io non ne conosco il nome, ma persone degne di fede me lo hanno assicurato.
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ma, signori, sapete voi che cosa sia l'essere sospeso a divinis? È lo stesso che non mangiare!
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Io troverei di pretta giustizia che ogni prete sospeso a divinis fosse indennizzato sui beni della mensa del vescovo che lo ha sospeso.
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Lo stesso signor Nisco propose un banco di circolazione, con succursali nelle provincie per ricevere i versamenti dei percettori, con risparmio annuo
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chè non voglio impiccare nessuno; ma vi dirò che gli avete disgustati, e non altro; li avete inaspriti senza profitto, cioè senza che lo Stato ne
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Ricciardi. Non parlo della Cassa di risparmio, decretata il giorno 19 novembre, ed il cui statuto fu pubblicato il 30 marzo, perchè confesso che lo
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Mi è stato assicuralo inoltre che, tanto a Napoli, quanto a Palermo, sieno state accettate delle forniture molto svantaggiose per lo Stato, mentre
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Quest'inchiesta avrebbe un duplice scopo. Avrebbe in primo luogo lo scopo di persuadere le popolazioni napolitane che la Camera si occupa di loro, e
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mi troverei fortemente imbarazzato se dovessi pigliarli ad uno ad uno in esame, perchè, per lo più, si riducono a notizie di persone ch'egli stima
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Cosenz, ma undici altri abili uffiziali che lo coadiuvassero a riorganizzare. Anzi, due altri stanno per nominarsi.
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e sono sicuro che quel paese farà rapidamente grandi progressi; che ciò che l'Italia settentrionale ha compito in molti anni, forse lo potremo vedere
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San Donato. E non lo è; scusate che io vi dica la verità. San Martino è il terzo luogotenente che voi avete mandato a Napoli. Ora non è questione più
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ha dipinto lo stato di Napoli con troppo vivi colori, ed io vi prego di credere che Napoli è governabilissima. La maggior disgrazia di Napoli è
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ma se, com'io credo, non lo vuole e non Io deve, allora la prego a pronunziare, senz'altro indugio, l'ordine del giorno puro e semplice.
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Ora, il signor ministro mi dice che si faranno, ed io lo lodo. Se si fossero fatte un mese fa, le condizioni dell'ex-regno si sarebbero di certo
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Io lo dico francamente, questo stato di cose non può durare, perchè la guardia nazionale giustamente comincia a stancarsi e con essa il paese. Sono
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il prode generale Cosenz e gli altri mandati. Essi faranno di certo bene con l'aiuto del bravo Tupputi. Se lo aveste fatto avanti, non si sarebbero
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presidente. Lo pongo ai voti.
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presidente. Se vi ha qualche relatore il quale abbia in pronto relazioni su elezioni, lo invito a venire alla ringhiera.
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Da Ferroni Paolo, di Comacchio, 11 esemplari di uno scritto: “La religione e la politica di Dante Alighieri, ossia Lo scopo ed i sensi della Divina
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«A termini dell'articolo 84 della legge elettorale, apertasi l'urna e riconosciuto il numero dei bollettini eguale a quello dei votanti, in 217, lo
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lettera al comandante della guardia nazionale, che poi leggeva in pubblico, con la quale lo pregava di adoperare tutta la sua influenza per sostenere
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ben inteso l'onorevole relatore, l'ufficio non lo ha posto in dubbio.
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collegio lo respinse dalla votazione, dichiarando che non intendeva ciò che andrebbe a fare.
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In vista di questo fatto, l'ufficio VI, lo ripeto, senza entrare nella questione di merito, avuto riguardo all'ineleggibilità della persona eletta
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Bensì è vero che Siracusa è chiamata ad avere una grande importanza marittima. Ed io di cuore lo desidero, ed ho pregato che l'abbia, poichè non
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Intervenne una decisione dell'autorità amministrativa, la quale lo dichiara un fiume navigabile; e, dopo quell'epoca, si sono prese quelle cure che
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necessarie. Siccome trattavasi di un introito fiscale, il Governo borbonico non lo trascurava. Il giudice che ora è stato destinato per commissario
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Accademia della crusca
