VIII Legislatura – Tornata del 20 maggio 1861
Si è aggiunto che nel 1848 era la pubblica voce, la pubblica indignazione che voleva la nullità del decreto del 1837.
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Eccovi, signori, la causa del silenzio di Noto, ed io fo appello alla memoria di tutti coloro che siedettero nel Parlamento del 1848, se
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Ma, se si vuole Noto infamato e meritevole di pena per la frase di fedeltà corsa nel decreto del 1837, vi è qualche altra città che oggi si presenta
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Da queste parole si argomenta che per questa formola generale tutti gli atti del Parlamento e del Comitato del 1848 ritornarono in vigore; quindi
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Dunque, signori, voi vedete nell'interpretazione stessa emanata da chi faceva il decreto del 17 maggio, che non si voleva fare che una misura
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Voi quindi, prima di ordinare l'esecuzione del decreto del 17 maggio dovreste revocare tutte queste leggi posteriori; lo che potete farlo, ma con una
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Siracusa sia nella discussione della legge sull'organizzazione generale del regno, passa all'ordine del giorno.»
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«La Camera, visto il decreto del 20 marzo 1848, richiamato in vigore dall'altro decreto 17 maggio 1860, invita il Ministero perchè provveda a che la
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Di Cavour C., presidente del Consiglio dei ministri. No! No!
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Con decreto luogotenenziale del 17 febbraio 1861 è stato introdotto in Sicilia, per applicarsi prossimamente, il nuovo organamento giudiziario del
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Cordova. Io voglio dimostrare l'urgenza del provvedimento senza entrare punto nella quistione generale; ed a questo proposito io debbo presentare
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(Vive interruzioni e segni d'impazienza. I rumori e il suono del campanello del presidente coprono la voce dell'oratore)
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presentare l'ordine del giorno, del quale il signor presidente ha dato lettura.
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presidente. Può svilupparlo, ma con ragioni le quali si riferiscano all'ordine del giorno proposto, e non con ragioni le quali si attengano alla
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Una disposizione analoga, circa la immutabilità del capoluogo di provincia, è nelle leggi di altri paesi; era nella legge sarda del 1848; esiste
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Del resto, ripeto che, accettando l'ordine del giorno della Commissione, io non intendo di pregiudicare menomamente le ragioni di legalità e di
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Ecco quanto prometto di fare accettando l'ordine del giorno della Commissione.
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presidente. Metto a partito l'ordine del giorno del deputato De Donno, di cui la Camera testè intese lettura.
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presidente. Metterò ai voti dapprima l'ordine del giorno del deputato De Donno, che mi pare il più largo, perchè lascia tutto indeciso.
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Siracusa sia nella discussione della legge per l'organizzazione generale del regno, passa all'ordine del giorno.»
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Di Cavour C., presidente del Consiglio. Oh, sì, sì, accettiamo!
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Di Cavour C., presidente del Consiglio. Ed io me l'assumo.
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Torrigiani. Dirò pochissime parole in un senso del lutto conciliativo.
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E veniva citando ad esempio due epoche dolorose, quella del 1821 e quella del 1848. Quella del 1821, allorchè, caduta la libertà in Napoli, ogni
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del Governo in Napoli dall'entrata del generale Garibaldi, il giorno 7 settembre. All'entrare del dittatore i nuovi chiamati s'intitolavano ministri e
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Di Cavour C., presidente del Consiglio. Ma non dei postulanti.
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Ricciardi. Io credo che nessuno dubiti del mio italianismo, che nessuno dubiti del mio patriottismo…
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Di Cavour C., presidente del Consiglio. Io posso assicurare il contrario.
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Domanderò all'onorevole presidente del Consiglio se è vero che gli operai del cantiere di Castellamare, in numero di circa 500, siano stati
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Non proporrò alcun ordine del giorno dopo quest'esposizione generale, per la ragione semplicissima che l'ordine del giorno, ch'io proporrei, voi non
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Minghetti ministro per l'interno. Ma la ragione del richiamo del principe sta precisamente nel progressivo andamento verso l'unificazione.
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Di Cavour C., presidente del Consiglio. No! No!
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Massari. Domando l'ordine del giorno puro e semplice.
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presidente. Allora metterò ai voti l'ordine del giorno.
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Ferrari. Accetto la spiegazione statami data dall'onorevole presidente del Consiglio.
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«La Camera, prendendo atto delle dichiarazioni del Ministero, passa all'ordine del giorno.»
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presidente. Il deputato Massari aderisce a questo ordine del giorno?
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Omaggi. — Congedo. — Convalidamento dell'elezione di Milazzo — Elezione del collegio di Molfetta — Opposizione del deputato Massari alla
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7159. Castellino Maria, vedova, e Paradiso Antonio, di Altamura, domandano l'annullamento del testamento del sacerdote Antonio Paradiso, col quale
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beni del clero, e invocano quelle provvidenze ravvisate più opportune onde allievare la sorte dei ministri del culto.
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De Donno, relatore. Ho l'onore di riferire, a nome del III ufficio, sull'elezione del collegio di Molfetta, provincia di Terra di Bari.
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In esecuzione adunque degli ordini del III ufficio, io do lettura delle due proteste inviate contro la convalidazione dell'elezione del collegio di
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Gallenga relatore. In nome del VII ufficio ho l'onore di presentare la relazione sull'elezione del collegio di Milazzo. Questo collegio, diviso in 17
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Al signor presidente ed ai signori deputati del Parlamento italiano.
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Ma, ad eccezione del desiderio in ciascun partito del trionfo del proprio candidato, nessuna azione all'infuori di ciò che ammettono le ordinarie
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Egli è per queste considerazioni che io prego la Camera, a nome dell'ufficio III, di voler convalidare l'elezione del signor avvocato Luigi Minervini
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Dalla lettura di entrambe le petizioni si crederebbe, a prima giunta, che qualche cosa di reale possa condurre alla invalidazione dell'elezione del
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Mi sembra che il relatore dicesse che l'accusa di brogli fatti da un agente del Governo a pro della candidatura del signor Minervini fosse distrutta
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L'unica cosa che avrebbe peso sarebbe che gli agenti del signor Minervini operavano in modo da non dare la scheda agli elettori del partito opposto
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casi del cangiamento di un capoluogo? Perchè non sentirli?
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Accademia della crusca
