VIII Legislatura – Tornata del 20 maggio 1861
Era, o signori, con questa magica parola, magica perchè si poggia sull'odio, su giusti risentimenti contro il dispotismo; era con questa magica
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quando si parlava di assaltare la cittadella di Messina, sino agli ultimi giorni la gioventù di Noto si presentava volonterosa con quella degli altri
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Ma, o signori, che dopo il trionfo della causa, per la quale essa insorse con tanta devozione e con tanta generosità, debba soffrire tanto danno, mi
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Voi quindi, prima di ordinare l'esecuzione del decreto del 17 maggio dovreste revocare tutte queste leggi posteriori; lo che potete farlo, ma con una
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riguardo, io credo che potrà allora procedersi più speditamente e con migliori risultati.
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«La Camera, mentre dichiara tirannici e iniqui i decreti 13 e 23 agosto 1837 con cui il Governo borbonico volle per atto di ribellione punita la
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(mi si permetta la parola forse un po'dura) sia sconveniente, nè parmi che con degli ordini del giorno si possa decidere una tale questione.
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. Ma, ripeto, ora questa questione non è che questione di comune, ed io la credo sconveniente, oltre all'essere inopportuna, come diceva, con molta più
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Con decreto luogotenenziale del 17 febbraio 1861 è stato introdotto in Sicilia, per applicarsi prossimamente, il nuovo organamento giudiziario del
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creare Siracusa capoluogo di provincia; si tratta di renderle tutto ciò che il Borbone le ha tolto con un decreto.
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circoscrizione generale. E con ciò mi pare di rendere giustizia ai desiderii dell'onorevole Cordova e Raeli.
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Con altro decreto poi, in data del 29 giugno, si stabilì che, finchè non fossero determinate con apposita legge i poteri e
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presidente. Può svilupparlo, ma con ragioni le quali si riferiscano all'ordine del giorno proposto, e non con ragioni le quali si attengano alla
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Infatti con un decreto, se non erro, del 17 giugno i governatori di Palermo, Messina, Catania, Noto, Girgenti e Trapani furono creati governatori di
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La questione di cui si tratta è grave; essa include principii tanto importanti, che una decisione, qual venne proposta con un semplice ordine del
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nominava un governatore con poteri estesissimi: era un provvedimento rivoluzionario, inteso a superare le difficoltà della guerra e a scomporre
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all'onorevole Cordova: è egli ben sicuro che la sua istanza possa venire accolta? Crede veramente si possa richiedere con fondamento l'esecuzione di una
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, ed allora potrà essere risolta con soddisfazione di tutti gli interessi e con rigorosa giustizia.
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Con tali provvedimenti si procedeva verso la ricostituzione delle provincie in modo diverso da quello che vigeva il 15 maggio 1849.
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Venne infine la legge comunale. Questa legge, la quale, con poche modificazioni, è perfettamente conforme a quella vigente nelle antiche provincie
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Con siffatte disposizioni di legge e colle successive, colle quali fu creato l'impianto dell'amministrazione provinciale in Sicilia, siccome colle
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carceri, con una sola Camera di commercio, col suo speciale tribunale, una città marittima d'alta importanza commerciale sarà benissimo governata.
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aspettate con ansietà dal paese, poichè si tratta di dotarlo di quelle grandi opere che tanto sono da esso desiderate, io pregherei caldamente la
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profondo. Ebbene, o signori, questa mia duplice qualità mi mette in grado di essere in relazione con qualsiasi persona. Io vedo in Napoli gente di ogni
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(Con impeto)
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Pica. Protesto contro questa asserzione con tutte le mie forze.
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Ricciardi. I giudici mancano in questi tribunali da circa sei mesi, con grave danno della cosa pubblica; poco o nessun divario tra l'antico regime e
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Lo stesso signor Nisco propose un banco di circolazione, con succursali nelle provincie per ricevere i versamenti dei percettori, con risparmio annuo
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Finirò questa mia interpellanza al signor ministro della giustizia con un complimento, per mostrargli che non sono poi un uomo tanto terribile; e gli
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Egli entrò solo in Napoli, perchè noi gliene aprimmo le porte, noi liberali, con gran numero d'uffiziali, i quali la divisa borbonica calpestarono, e
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Quanto ai soldati, sotto-ufficiali ed ufficiali garibaldini, non parlerò del modo con cui furono trattati, poichè di ciò s'è già molto parlato in
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È noto a tutti che il generale Garibaldi con un suo decreto restituì ai comuni il prodotto del dazio di consumo, che dà una somma considerevole. Per
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quella circostanza, vedrà che il Governo ha cominciato ad adempiere francamente alle sue promesse con quella prudenza e con quella moderazione che sono
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Notizie delle varie provincie recano che colà pure le elezioni municipali ebbero luogo col maggior ordine e con molto concorso di elettori. Però, non
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Questo è quello che con indefesso desiderio, col massimo amore del bene, colla speranza di riuscire, abbiamo fatto finora. La mia opinione sopra
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«che le elezioni per la nomina dei Consigli provinciali e comunali ebbero luogo oggi in questa città di Napoli con lodevole concorso di elettori, col
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cosa dolorosa e da reprimersi con vigore, non ha tale gravità da poter mettere in pericolo per nessun modo l'esistenza politica e la consolidazione di
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maggiore autorità per preparare quella unificazione, alla quale vogliamo fermamente e decisamente arrivare. Ma ciò ha fatto con prudenza e non avventatamente
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ha dipinto lo stato di Napoli con troppo vivi colori, ed io vi prego di credere che Napoli è governabilissima. La maggior disgrazia di Napoli è
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intenzioni con che il signor San Martino parti da Torino.
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Io lo dico francamente, questo stato di cose non può durare, perchè la guardia nazionale giustamente comincia a stancarsi e con essa il paese. Sono
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il prode generale Cosenz e gli altri mandati. Essi faranno di certo bene con l'aiuto del bravo Tupputi. Se lo aveste fatto avanti, non si sarebbero
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Ferrari. Io voglio dire questo solamente, che non fu sinora discusso il modo con cui il Governo si mette in comunicazione col pubblico circa il regno
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essersene presentati 159 che con mirabile uniformità di voti furono tutti pel signor Minervini, mentre, se si analizzano tutte le elezioni d'Italia, non si
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, pel loro carattere di ultra-liberali, apertamente si fecero lecito d'influenzare, ed anco con minacce, perchè il voto si fosse dato assolutamente al
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stati generosi a segno di attribuire al Ministero la voglia di sagrificarsi con le proprie mani per far cosa grata a'di loro e suoi avversari.
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messo in corrispondenza con tutti i suoi clienti ed amici. L'ufficio non ha eliminato il pensiero che il signor Minervini desiderava di ottenere la
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da quella con cui al candidato si apponeva la taccia di essere democratico, di voler rovesciare l'attuale Ministero.
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modo come sono pervenute alla Segreteria, l'onorevole mio amico Massari m'informava averle presentate egli stesso, e ch'egli le aveva ricevute con
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Vi si esponeva un breve, ma vivo quadro, della giacitura della provincia, e, fatto con idee ingegnose un confronto riguardo all'estensione, alla
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Accademia della crusca
