VIII Legislatura – Tornata del 20 maggio 1861
Signori, un dilemma; o credete che la degradazione stia nella causa espressa come ragione dell'atto di trasferimento del capoluogo, o credete che
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Duolmi che di questa supposta rinunzia abbia anche fatto capo l'onorevole mio amico, dicendo che per due anni, perdurando il Parlamento, Noto aveva
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Eccovi dunque, signori, come in quel giudicio dell'opinione pubblica, anche nei momenti d'eccitamento, anche nei momenti in cui ben comprendete che
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Quella ordinanza scritta sui luoghi non poteva dare a Noto un supposto merito che notoriamente non si avea. Si volle piuttosto far credere che Noto
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Si è aggiunto che nel 1848 era la pubblica voce, la pubblica indignazione che voleva la nullità del decreto del 1837.
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I difensori degl'interessi di Siracusa comprendono bene che, ove si trattasse di fare una legge e di venire a stretto esame, non potrebbero
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Io credo, o signori, d'avervi dimostrato che si tratta non di domandare o ordinare l'esecuzione di una legge che esista, ma di rivocare invece leggi
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Se alla Camera paresse buono il mio concetto, che è quello che una sua Commissione faccia gli studi e le proposte necessarie al Ministero a questo
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presidente. Chiedo al signor ministro se propone che la petizione sia rimandata al Ministero, avvertendo la Camera che la Commissione ha
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regno; cosa che muta in peggio la condizione di Siracusa, e che migliora straordinariamente quella di Noto; circostanza che aggiunge urgenza alla
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Crispi. L'eloquente discorso del signor Raeli ha fatto tale impressione alla Camera, che io non credo che alquante sue frasi potessero restare senza
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Depretis. Io non ho altro modo di sviluppare il mio ordine del giorno che questo, procurando, cioè, di stabilire che la questione non può decidersi
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presidente. Questo è quello che ha formato l'oggetto della discussione generale che ora è chiusa.
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Minghetti ministro per l'interno. Io l'accetto, ma colla stessa sincerità dico che ciò non toglierà che io faccia esaminare la questione anche dal
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Quello che è certo, o signori, si è che questa degradazione successiva ha fatto grave torto al Governo di Napoli, il quale è divenuto tanto
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Ricciardi. Poichè io vi parlava del malcontento generale e profondo di quel paese, dirovvi che durante un mese intero io non ho fatto che udire un
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Gli onorevoli ministri impugneranno la mia relazione, dicendo: ma le nostre relazioni sono affatto diverse da quelle che voi ci fate. Io farò loro
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cosa tanto più strana che i pubblici funzionari dal primo all'ultimo altro essere non dovrebbero che i servitori del pubblico.
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Ricciardi. Io credo che nessuno dubiti del mio italianismo, che nessuno dubiti del mio patriottismo…
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Intanto ecco quattro fra le domande che io potrei fare: ho scelto le cose che mi sono parute riunire il maggior carattere di verità. Del resto
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Qui accade una cosa stranissima. L'accademia è chiusa da nove mesi; ciò non ostante il suo bilancio si trova raddoppiato, chè, invece di sette mila
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Io non credo interamente al detto: vox populi, vox Dei; credo che il popolo spesso s'inganna; ma non credo pure che un intero popolo sia capace di
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Il solo mezzo, io credo, di conoscere la verità, sarebbe quello d'un'inchiesta. Debbo dire, ad onore del vero, che ho dati precisi per credere che la
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costantiniano, e domanderò al signor ministro che cosa si fa di queste rendite. Abbiamo i beni di casa reale, e si ricorderà l'onorevole ministro che
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chè non voglio impiccare nessuno; ma vi dirò che gli avete disgustati, e non altro; li avete inaspriti senza profitto, cioè senza che lo Stato ne
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ma, signori, sapete voi che cosa sia l'essere sospeso a divinis? È lo stesso che non mangiare!
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detto di Machiavelli: “che i nemici bisogna accarezzarli o spegnerli;” il che non vuol dire che io vi conforti a impiccarli,
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Invece, che cosa si è fatto? Si accordarono ad alcuni delle pensioni, altri si posero in servizi sedentanei. Avete ammesso nelle file dell'esercito
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Io credo che ogni deputato debba rispettare sè stesso rispettando gli altri e quindi lasciare che ognuno manifesti in forma parlamentare le proprie
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Anzitutto dirò che, quando nella Camera vennero fatte le interpellanze sulle provincie napoletane, il Governo prese alcuni impegni, che esso è venuto
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Quando vi ho detto che questo amore trovasi compromesso, voi avete gridato contro di me, eppur non ho fatto che il mio dovere di dirvi la verità; voi
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Ricciardi. Finchè non si vada a Roma, io credo si debbano certi pregiudizi, certe suscettibilità. Mi si accerta che in questo momento viene abolito
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dichiarare che non avrei alcuna difficoltà a darglieli, ma che non intendeva accettare interpellanze susseguite da una discussione, giacchè, primieramente
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Io non potrei che ripetere quel che dissi in occasione delle prime interpellanze, ed assicuro la Camera che noi continueremo nella via intrapresa…
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La Camera domandò l'aumento dei carabinieri. A questo risposi che non poteva farlo che lentamente; ma posso assicurare che da quell'epoca in poi vi
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La Camera domandò infine che si distribuissero delle armi alla guardia nazionale, ed anche a tal rispetto posso dire che dopo quell'epoca si sono
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Minghetti ministro per l'interno. Le relazioni che ne ricevo sono tali che mi danno una grande soddisfazione, e mi provano che, al difetto di età
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e sono sicuro che quel paese farà rapidamente grandi progressi; che ciò che l'Italia settentrionale ha compito in molti anni, forse lo potremo vedere
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San Donato. Io credeva che mi avrebbe oggi spiegato la cagione del richiamo; il conte di San Martino è già partito per Napoli; vuolsi aspettare che
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Il signor Minghetti diceva che vi sarà esatta ripartizione nella promiscuità degli impieghi. Così sia. Io temo molto che avvenga l'opposto.
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Finalmente, se il signor ministro mi assicura che il suo programma testè sviluppato sarà un fatto, e non una parola, può essere sicuro che, ad onta
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Io credo di avere dimostralo che la situazione è al tutto diversa da quella dell'altra volta, e che quello che era inopportuno un mese e mezzo fa, è
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Aggiungerò che conosco anche l'onorevole eletto, e sono persuaso che egli è tanto delicato, che, qualora avesse potuto supporre che contro la sua
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Se mal non mi ricordo, credo d'aver affermato chiaramente che nei verbali non v'è niuna osservazione, niuna protesta, tranne che nel secondo verbale
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Egli è vero che, per espresso incarico dell'ufficio, io ho dato lettura d'entrambe le proteste; ma si noti, o signori, che, avendo dato risposta
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, sarebbe un argomento contrario a quello che se ne dedusse; poichè non si nega che quest'individuo fosse elettore; pure, non ostante questa qualità, il
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Ma se fosse vero, io aggiungo, che gl'interessi economici, che gl'interessi materiali, che le simpatie, diremo così, per questo bel nome antico
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Ma, se anche ciò non fosse, io confesso che nel calcolo della stessa argomentazione che vi faceva l'onorevole mio amico, dimenticava un terzo dato
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Vi confesso che, dopo il metodo tenuto sin dal primo giorno delle vostre riunioni, io non m'aspettava di vedere insistere perchè con precipitanza
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Perchè volere oggi che il Parlamento sentenzi, permettetemi l'espressione, se non nell'ignoranza, almeno di certo mancante della piena cognizione
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