VIII Legislatura – Tornata del 16 marzo 1864
Non sono dunque le spese proprie di casermaggio quelle che furono abolite dal decreto del governatore Cipriani, poichè esse rimasero ed esistono
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osservare prima di tutto che l'aumento è quello che è; io ho chiesto 110 milioni in luogo dell'imposta presente, senza il decimo di guerra e le spese di
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Ne doveva venire che il decimo di guerra sopra i centesimi provinciali non poteva più essere conservato, avvegnachè i centesimi per spese provinciali
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chiamarlo decimo di guerra, imitando la denominazione adottata in queste provincie, fu chiamato decimo di spese militari. Il chiamarsi piuttosto decimo
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Questa seconda parte di spese militari, le quali erano sostenute da quelle provincie, nè da ciascuna singolarmente, ma in parte come consorzi di
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Bisogna ch'egli sappia, se già non lo sa, che nelle provincie romagnole vi erano due specie di spese di casermaggio. Le une esistono ancora a carico
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Formato il preventivo delle spese, ad esse provvedevasi nel seguente modo:
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Minghetti ministro per le finanze. Io non voglio istituire confronti fra una provincia e l'altra riguardo alle spese provinciali, quando specialmente
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Al tempo del cessato Governo l'azienda idraulica formava il suo bilancio passivo in questo modo: le spese venivano messe in preventivo dall'ingegnere
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Queste due somme riunite bastavano a coprire le spese, o no; se non bastavano, vi si suppliva con una terza tassa, della quale dirò fra breve. Ma
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Ma più grave e più arduo è il compito nel rispondere all'onorevole preopinante in quanto alle spese comunali non comprese nel bilancio attivo dello
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spese per la conservazione del catasto, non sono che una parte di quelle al numero 7 qualificate come spese per la formazione del catasto.
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Di tutte queste spese fu dimandato alla Direzione generale del catasto in Firenze il complessivo ammontare per il 1861, e si seppe ascendere a lire
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tralasciati quei titoli di spese.
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Ora due parole sull'abbuono perpetuo della quota annua messa a carico delle comunità toscane come frutto di una parte delle spese fatte per la
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Quanto all'altro abbuono perpetuo delle responsioni accollate alle comunità della Toscana in conguaglio dei frutti sull'ammontare delle spese fatto
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La seconda proposizione porta che alcuni titoli di spese abbonati alle provincie toscane si trovano identici nei bilanci di alcune altre provincie, e
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Si avverta però che mentre egli trova identità di titoli per le spese piccole, non lo trova per le più importanti, quali sono quelle dei restauri ai
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Le altre spese straordinarie occasionate alla Toscana da questi movimenti di truppe, qualificati per guerra di Napoli, fu ordinato al 2 aprile 1818
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4° Centesimi 1 1/2 per spese di catasto;
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6° Spese militari, arruolamento e casermaggio;
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3° Spese per la conservazione del catasto;
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5° Centesimi 23 addizionali per spese fisse e variabili.
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7° Spese per la formazione del nuovo catasto;
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4° Spese per la vaccinazione e pel riscontro dei pesi e misure;
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Minghetti ministro per le finanze. Ma cresceranno poi conguagliando le spese di riscossione.
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Questa circostanza non è, in ogni caso, di grave momento. Esaminiamo invece l'indole delle spese e la natura dell'imposta speciale che pesa sulla
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io, che d'ora in poi abbia a cessare questo contributo nelle spese maggiori che sopporta lo Stato, mentre in altre provincie del regno tutte queste
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che fra le spese le quali in virtù di questo articolo 7 dovrebbero cessare, niuna vi ha la quale, a seconda del progetto sull'ordinamento comunale e
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Difatti, tra le spese obbligatorie che il signor Peruzzi propone di mettere a carico delle provincie io trovo noverate quelle di casermaggio, una
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che sopportano gravi spese, di natura egualmente erariale, tanto che le antiche provincie, permettetemi di citare questo solo fatto, sopportano perfino
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Così essendo le cose, egli fu condotto a conchiuderne che, fino a prova contraria, si dovevano queste spese credere di natura erariale.
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Vengo alle spese idrauliche.
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contentissime di pagare i 18 centesimi in luogo delle spese obbligatorie provinciali come fanno altre provincie; imperocchè facendo le spese medesime
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dell'abolizione delle spese per le truppe straniere. E detto in quella relazione che il sistema tenuto nel passato di mettere a carico delle provincie e dei
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erariale ed all'imposta del decimo sul tributo delle Romagne per le spese idrauliche, io non vedo possibilità che si possa la medesima distinguere
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Io poi credo che la questione sollevata dall'onorevole Saracco rispetto al decimo delle spese militari delle Romagne non abbia alcuna applicazione
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L'articolo 4 quando dichiara che le provincie toscane e le pontificie, che Napoli e Sicilia continueranno a pagare a parte le loro spese provinciali
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Io non saprei ammettere, come potessero sussistere ancora queste anormali imposte di spese militari delle Romagne e della Toscana.
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I Governi assoluti hanno avuta sempre l'abitudine di mettere a carico dei comuni molte spese di lor natura erariali; sotto tal forma essi
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«Quote di concorso delle provincie e dei comuni nelle spese dei porti di mare.»
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Ricci Vincenzo. Una legge del 1852 ha stabilito che nelle spese così ordinarie, come straordinarie dei porti di mare concorrano per due decimi le
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Io poi sono convinto che tutti quei compartimenti nei quali le spese provinciali sono mantenute distinte, sono anche più aggravati che non quelli i
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dell'articolo 4°, esse hanno chiamato a compartecipare ad una parte delle loro spese provinciali le provincie di Lombardia e di Parma e di Modena, le quali
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In tutte quelle provincie codesta categoria di spese viene sopportata mediante assegnamenti stanziati unicamente nel bilancio dello Stato e senza
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Risponderò brevissimamente all'onorevole Saracco che la nota da lui richiestami riguarda le spese fatte nei diversi Ministeri per conto delle
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Ebbene, io dico e sostengo che questa indagine non potè aver luogo rispetto alle spese provinciali occorrenti nelle antiche provincie. Questo dico e
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sicura la Camera che in tutte le cose si era adoperata la maggior diligenza e la maggior attenzione; poichè la nota delle spese non si aveva, è impossibile
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Quest'imposta è stata introdotta da un decreto italico del 28 settembre 1811, decreto che la stabiliva in compenso delle spese di amministrazione
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Riguardo alle questioni che hanno tratto alle spese provinciali e comunali, siccome la legge comunale e provinciale sarà discussa ed attivata nel
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Accademia della crusca
