VIII Legislatura – Tornata del 16 marzo 1864
De Filippo, relatore. A nome dell'ufficio IV riferisco sull'elezione del secondo collegio di Palermo che ha proclamato a deputato il signor Laurenti
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Secondo lo spirito della legge e secondo la giurisprudenza generalmente invalsa, il vero ufficio definitivo dev'essere quello che viene formato nella
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Quel collegio consta di quattro sezioni. Il numero degli elettori iscritti ascende a 562. Nel primo scrutinio intervennero 369 elettori, nel secondo
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primo ed il secondo appello e niuno rispose all'appello, e l'uffizio provvisorio medesimo, dopo fatti questi appelli, si astenne anch'esso dal votare.
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deputato del secondo collegio di Palermo.
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Ora, che cosa ne doveva venire se l'una e l'altra di quelle leggi fossero state votate secondo la proposta?
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dell'erario sarebbero naturalmente trapassati alle provincie, le quali li avrebbero accresciuti o diminuiti secondo l'entità delle loro spese. Epperò
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riscossione. In secondo luogo il quadro dei titoli d'imposta che vanno soppressi non è tassativo, ma semplicemente dimostrativo, cosicchè molte spese
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1865 tutto l'arretrato di questo secondo decimo di guerra.
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esattori, e si riscuoteva in proporzioni diverse, secondo che, e come dinanzi ho accennato, vi era o no bisogno di un fondo suppletivo per coprire il
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in considerazione della natura loro speciale, la quale faceva credere che dovessero essere erariali; in secondo luogo perchè nella legge della riforma
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che, secondo questo progetto di legge, verrebbero a darsi alla provincia toscana. Di questi abbuoni alcuni sono temporari e della durata di un solo anno
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Quando si è trattato di alleggerire le provincie di una gravissima prestazione, la quale, secondo che sta scritto nel documento ufficiale di cui ieri
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il bilancio del 1859 per le Romagne, secondo una interessante relazione di Gioachino Pepoli, ed ho affermato ieri, come affermo oggi, che un'entrata
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Boggio, Sì e no. Sì, secondo il ministro, e no secondo la Commissione.
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Saracco. Io ricordo, giusta gli appunti che mi son preso, che secondo le parole testè pronunciate dal signor ministro, questa questione deve rimanere
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Secondo la tabella che ci venne presentata, dovrà d'ora in poi cessare la riscossione di una imposta, la quale per le provincie romagnole getta
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appunto di quelle spese le quali gravitano oggi sui bilanci dei comuni toscani, e che, secondo la vostra legge, intendete a sopprimere.
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essi vogliono essere discussi e votati riferibilmente a ciascuna colonna, l'una distinta dall'altra. Prenderò dunque le varie colonne, secondo
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sostituire ad essi un unico contingente generale d'imposta principale diviso fra i diversi compartimenti catastali, secondo la rispettiva loro rendita, e
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difficoltà principali incontrate per le spese di riscossione e per quelle provinciali propriamente dette, permettetemi, o signori, che vi accenni, secondo il
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Accademia della crusca
