Una peccatrice
esclamazione. - L'ha udito dunque! - mormorò il biondo, arrossendo come un collegiale. - Raimondo, amico mio, sarai sempre un ragazzetto su questo
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potevano anche nascondere, come spesso, il nulla. Se Narcisa gli avesse scritto semplicemente: Pietro, non uccidete mio marito, ritrattatevi: egli non
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fatto mio. Lei non conosce la bell'anima di Narcisa; ella sarebbe desolatissima se il minimo accidente le fosse accaduto... L'ho udita con questi
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Sig. Raimondo Angiolini - Siracusa. Amico mio, Catania, *** Agosto 186* «Apro oggi soltanto le lettere che mi son pervenute da due mesi per la posta
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di un amico. È come a fratello che io scrivo dunque, o signore... come ad uomo che è l'amico del mio Pietro... E son sola... e non ho nessuno a cui
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Dio mi punisce col mio peccato!
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12 Novembre. «L'inverno è sopravvenuto troppo improvvisamente per queste contrade... Dio mio! Ho avuto paura di questo mare burrascoso, di questi
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12 Novembre - ore 10 di sera. «Dio! Dio! Pietà! Pietà! Son pazza, Dio mio! Mi pare di perire la ragione!... mi pare di morire! «Ho urlato come una
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posso analizzarti col mio sguardo, ed assorbire quell'altra ebbrezza sublime di divorare le tue bellezze?.... Egli si tacque, sorpreso, allarmato del
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: - disse Raimondo. - Va pure, figlio mio; - disse la madre, - da quasi venti giorni tu non esci più, e ciò ti farà ammalare invece di farti
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dietro la porta. - Che c'è, signora?... Dio mio!... ella mi spaventa! - esclamò il giovane introducendo la madre del suo amico nella sua camera
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lui. Siccome i nostri volti al certo esprimevano tal dubbio, Angiolini riprese: - Nessuno, fuori di me e dell'amico mio Brusio, e forse egli meno di
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, figlio mio, le tue sorelle ti aspettano... - diss'ella tristamente, ma evitando di inasprirlo; - grazie, signor Angiolini!... S'incamminarono verso casa
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