Una peccatrice
momento immobile, senza poter parlare, cogli occhi, che si erano fatti di una sorprendente lucidità, fissi su quelli di lei, mentre una leggiera
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... e le espressioni appassionate di lei, che egli mi citò, erano le stesse di quelle che aveva impiegato per farmi credere al suo amore... In seguito
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abbigliata con distinzione, che era discesa dal calesse, e le additò una scala a sinistra, della quale gli scalini di marmo erano fiancheggiati di vasi
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... sere di cui le rimembranze erano ancora palpitanti di piacere, e a misura che il mio pensiero le vedeva più vive, che il mio cuore batteva più forte
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divano, e le prese il polso. Le pulsazioni erano deboli, lente, mancanti; osservò la pelle arida, picchettata in alcuni punti delle braccia di
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quella dolce voce di donna, quella mano pallida e affilata che carezzava i suoi capelli, erano irresistibili. - Giacchè siete congiurati, e volete così
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rivederci stassera. - Addio. Alle nove e mezzo i due inseparabili amici erano alla porta del teatro, in mezzo alla folla dei giovanotti che fumando stavano
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tristamente le stesse parole che ci erano state dette: - La contessa di Prato. - Ella! - fu ripetuto di nuovo. Raimondo abbassò il capo tristamente
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parole erano al suo indirizzo, e il sangue gli montò al viso. - Che dite? - rispose la fresca voce della contessa, sebbene parlasse pianissimo. - Parlo
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impadronirsi del bastone di uno dei suonatori, che si erano salvati dietro le panche, e a pararsi il colpo con quello. Allora cominciò un combattimento
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