Una notte d'estate
dispiacere. Quel giovanotto, forse, era uno di quei discorritori che amano prondere il giro largo. Nè il senatore Bendinello aveva ragione di
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- Oh perbaccolina! - E accesi negli occhi, rossi come due peperoni, alzandosi sui tacchi, parevano due galli sul punto di avventarsi l'uno sull'altro
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!... Non mi par poi... - balbettò Geronimo, non sapendo che pesci pigliare, e non pensando nemmeno ai tre che stavano disposti l'uno sull'altro in tre
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. - Son già i manovali. - Che manovali? - esclamò il signor Ascanio, coll'aria di uno che caschi dalle nuvole. - I manovali dello sgomberatore. - Ah! e
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nella nostra coscienza; benedetta coscienza, dove siam sempre in due; uno che sta sul grave, e l'altro che gira al faceto; uno che si loda, e l'altro che
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riguardati, li metteva sempre a posto lui, governandoli con cura più che paterna, materna. Che se non gli accadeva sempre di ricordarsi d'uno o d'altro
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uno dei suoi momenti buoni, per gradire la celia; forse, sotto quella forma amichevole, sentì fischiare lo scherno.Comunque fosse, non volle lasciarsi
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nessuno dei due possessori di quei gomiti venga fantasia di rimediarci con un arco di ponte. Qualche volta, sì, viene uno starnuto, a cui può rispondere un
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