Una notte d'estate
, lì, proprio lì, sotto l'archivolto dei Baliani, donde si incominciava a vedere il palazzo ducale, o, per dire più veramente, la torre si Marino
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neanche dolervene. Vorrei esser io nei vostri panni, con quella faccia lì, e domanderei, giurabacco, se il mondo è da vendere. Vi riverisco. - Con
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, abbassando un po' il tono. - Cosi è accaduto una volta anche a me. Li ho avuti ancor io, i vostri grilli pel capo. E il mio signor padre me ne guarì, dandomi
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hanno, e che vicine, per Bacco. Vedete, infatti; c'era lì una bellissima creatura ch'egli non sapeva decorare del suo riverito nome e cognome, che egli
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, ricominciava per lui la serie degl'impicci colla turba dei manifattori, che Iddio li benedica, e il diavolo se li porti. Ad ogni cambiamento di casa, si
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acquistare, ancor nuovi. - I mobili no, ci ho i miei e me li tengo cari. Ma vediamo la casa. - Non lo voleva confessare a sè stesso; ma ci andava con l'uzzolo
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riguardati, li metteva sempre a posto lui, governandoli con cura più che paterna, materna. Che se non gli accadeva sempre di ricordarsi d'uno o d'altro
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intravedeva lì per lì, sarebbe stato troppo grosso. Il signor Ascanio ebbe la presenza d'animo di non lasciar cadere i suoi cinque tomi in folio; scese
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per un paio di scarpe, e le voleva lì per lì, della propria misura; e nessuna si adattava ai suoi calli. - Se mi hai accompagnato in tutte le case
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di uscirne, che facendo da se. Ma come? da che parte incominciare? Un giorno che l'innamorato era lì, al suo belvedere (possiamo bene chiamarlo così
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