Una notte d'estate
col sommo delle dita, spiccate allora allora dal labbro; e via di corsa, preso il cappello a volo in anticamera, era in quattro salti sulla strada
Pagina 113
Una notte d'estate
riccioli della parrucca alle tempie, prese il suo bastone dal pomo dorato, e si avviò brontolando per le scale. Brontolando risalì la strada di San Lorenzo
Pagina 123
Una notte d'estate
più modo di rimediare. Dal canto suo, il magnifico Gian Luca Balbi aveva messo alle strette il figliuolo. - Belle cose! belle cose! - mugghiava
Pagina 143
Una notte d'estate
signora pareva essersi animata al ricordo, e sorrideva amabilmente dal quadro: effetto d'un raggio di sole, che affacciatosi allora allora dal «balzo
Pagina 149
Una notte d'estate
le palpebre. Così, dugento cinquant'anni prima d'allora, un altro rintontito, dal vano della sua stessa finestra, aveva contemplato nel vano di
Pagina 157
Una notte d'estate
. A buon conto, lassù dal suo quadro, la marchesa Arduina seguita a sorridere, e tiene il suo mazzolino di giunchiglie, come un buon talismano, più
Pagina 167
Una notte d'estate
libro, sulla formazione del suolo e sulla apparizione dei primi abitatori della penisola, unificata poi dal genio di Roma. Una cosa da nulla, come
Pagina 17
Una notte d'estate
giù, mettine oggi una e un'altra domani, al sesto mese non ci resse più: andò dal sensale. - Ebbene signor mio riverito, come va? - Va... che non va
Pagina 31
Una notte d'estate
col nuovo padron di casa, andò dal solito sgomberatore, perchè gli mandasse la mattina seguente carri e manovali. Era fatto così, il signor Ascanio
Pagina 49
Una notte d'estate
egli stava prendendo dal terzo palchetto una bracciata di Grevio o di Gronovio, e già si disponeva a muovere un piede dal quinto al quarto scalino
Pagina 63
Una notte d'estate
nell'inverno col tuo Dante; mi fo vento in estate col tuo Ariosto; in primavera vo dal Petrarca; in autunno dal Tasso. Poi, faccio i miei giri; la mattina
Pagina 69
Una notte d'estate
Bendinello che usciva dal suo palazzo, ed era stato fermato proprio sulla soglia del portone da un Tizio, probabilmente un seccatore, venuto là ad appostarlo
Pagina 99