Una notte d'estate
ci fosse qualcheduno che la prendesse per buona moneta, quegli c'imparerà senza fatica, che nella vita bisogna badare a due cose; foggiarsi un ideale
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una bella ragazza. - Ma vostra Wccellenza è... scusi, sa?... vostra Eccellenza ne è il padre. - Ci siamo! - esclamò senatore Bendinello. - E voi
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cristiani ci si dice messa ogni giorno festivo. E questo è l'essenziale, mi pare. - Il ghiaccio era rotto. Gian Luca non pensò neanche a replicargli che la
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supplicazioni. Ma ci metteremo buon ordine, perbaccolina! ci metteremo buon ordine. Andrete a viaggiare - Signor padre! avete detto?... - Che, parlo arabo
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, dove non giungevano gli occhi del viandante a indovinarlo, o, se pure ci fossero giunti per caso, avrebbero fatto prendere un torcicollo al loro
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perchè, se è lecito?... - Per imballare, incassare, portar via. - Portar via? non ti capisco. - O scusi, non ha dato l'ordine Lei? - Non rammento. Ci
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poi ci meditava su; paragonava la sua Genova ad un bosco, e sè ad una pecora smarrita in quel bosco; passando per certe strade, e di là per cert'altre
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d'inverno, perchè i caloriferi non ci giocano, e i camini dan sempre fumo, aggruppati come sono quasi sempre in un solo sfiatatoio. I nobili discendenti od
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scricchiolarono, come facevanospesso e volentieri. - Sì, bravi, - diss'egli - lagnatevi di andare a star meglio. - Ma noi non ci lagniamo; ridiamo. - E allora
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secondi, che gli parvero secoli, come impietrito, a guardare. Che in quella casa ci fossero le paure, Io aveva pensato più d'una volta, sentendo tutti
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, guastavo anche quelli, facendo andare a male i guazzetti, le salse, gl'intingoli; onde un frate converso, che faceva da cuoco, e ci divenne poi santo
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? - No, ci sarebbero da accennare alcune peripezie, che le darebbero vita. Vuoi starle a sentire? - Perebé no? - disse Ascanio Denèa. - Tanto, non ho
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nascono le propensioni, si formano le avversioni; nell'un modo o nell'altro, si riesce alla cera brusca. Ci s'é visti poco da ragazzi e praticati punto da
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