Una notte d'estate
indicava la buona educazione. A buon conto non doveva essere un postulante d'impieghi, nè un cercator d'elemosina. Così, senza chiedergli una seconda
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sali. Per questo lo ammirano tutti, in Consiglio. - Mio buon signor Bendinello! - mormorò Geronimo con voce lagrimosa.- - Lasciatemi sperare... - Vi
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supplicazioni. Ma ci metteremo buon ordine, perbaccolina! ci metteremo buon ordine. Andrete a viaggiare - Signor padre! avete detto?... - Che, parlo arabo
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? Non certo dalle ultime; altrimenti gli occhi non avrebbero avuto buon gioco. Bisognava pensar dunque alle più vicine. E se per avventura fosse stata la
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del suo studio, senza mai mettere il naso fuori di là! Quando deve accamparsi, il buon generale studia il terreno intornò a sè, per saper bene dove si
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- Avanti! - diss'egli. - Ah, sei tu, Remigio? Che vuoi? - Buon giorno signoria; - rispose il servitore, mandando in prima fila il saluto mattutino
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rideva. II ridere, comunque sia, fa buon sangue. - Che cos'è, poi? - diceva egli, quando lo riprendevano della sua irrequietezza. - In dieci anni ho
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venendo a cadergli a piombo sulla catasta dei Grevii e dei Gronovii.. - Ero il buon Demone dei Greci, il Lare dei Romani, il genio familiare, il
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voleva dunque campare un bel pezzo. Ma non voleva aspettare tanto quel buon figliuolo di Geronimo. Nelle ore che non gli rubava quella stracca servitù
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