Un viaggio a Roma senza vedere il Papa
, come una benedizione, l'essere entrato in una galleria di pittura straniera, specialmente fiamminga. Mi inaffiarono di gioia quelle faccie, quelle
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artista potrà consolarsi in quelle curve malinconiche e desolate. Io sindaco campagnolo, no, corpo delle teste dei miei cavoli! La campagna romana è
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capire, se era una donna davvero, o un fantasma intellettuale, una di quelle spalle che Raffaello e Guido Reni mettono alle loro Madonne. Dopo i
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diamante. Sono degne di considerazione le anitre nelle vasche e nei ruscelli artificiali. Quelle anitre, come stanno bene! Pigliano dalla libertà la
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popolo delle altre statue antiche, disseminate per i corridoi e le sale, esalta anch'esso: quelle statue fanno vedere chi fossero veramente quegli
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? Io ne ebbi abbastanza di quelle lì, che ho affastellate alla rinfusa. Poi, come un pretore dell'antichità, abbandonai le minuzie, e mi affacciai
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, correvo loro dietro con le mie malinconie. Misuravo la distanza che intercede fra quelle anime di bufalo piagato e di giovenca rigogliosa con le anime
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si notano nelle donne romane quei menti piatti da Arlecchino di legno, e quelle stecche di busto, sprazzate dai fianchi che paiono saltare negli
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per non lasciarlo tralignare dalla italianità. Quelle celle, quei corridoi, calmi e sereni - da convento, - riuscirebbero un ottimo granaio per una
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ritorno. Allora per la salute della mia patria più piccola comperai un viglietto circolare (Viaggio, n. V) a mie spese, e non a quelle del comune. (Lo
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quelle camere c'erano dei babbi e delle mamme e delle giovani veneziane. A forza di dimorare nel silenzio ci pareva di sentire dei bisbigli. Erano
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, folto, morbido, lustro, cambiante e ricco di arcobaleni bruni. Fra quelle piume di cappone scherzava uno zefiro caldo, che ricamava, filava e trillava
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, quelle dal fuso e dalla spola; le sculture di mezzo genere, che già facevano capolino a quei tempi, come il fanciullo che scherza con un'oca