Un viaggio a Roma senza vedere il Papa
di lui... - Dobbiamo fargliela vedere. - Fossi così pentito dei miei peccati, come io sono pentito di aver accettato quel pranzo! - Ma non anderà a
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dell'arte, quando non sono nemmeno sotto-priore della confraternita locale di Santa Cecilia; e come pontefice mi picco di cresimare un re, anzi una
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proverbio poetico, che dice: La moglie, il bel non toglie. E le donne a Roma sono veramente belle. Io le distinguo in tre classi: 1. Romanone; 2
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non conchiudere: quella gente là doveva avere il fiato più lungo, le gambe più lunghe, e doveva divertirsi e bagnarsi molto meglio di noi. Ma avrei dato
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fumo di torba. Entrava da per tutto: riempiva tutto, non lasciava vedere più nulla alla distanza di un palmo da un naso discreto. Se ci fosse stato
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dissi a Roma: - Non muoverti! ti guarderò di qui a qualche minuto; risaluterò i busti che fanno da paracarro nei giardini del Pincio -In quei busti
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dicono tutti che San Pietro non pare una grande cosa. Anzi, il mio segretario comunale, che fu seminarista a Vercelli, sostiene ancora adesso che gli
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Frastornato dalla poesia dei fantasmi artistici, e imbizzito per la prosa del mio segretario comunale, non seppi più infilare la scala della
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genere, come ombre solidificate. Non ci pareva vero che le gradinate delle chiese potessero dare nell'acqua, e che si potesse andare a messa in barca
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all'erpice: - Senza ritorno -La campagna romana è un mare di terra gonfia; e quei rigonfi paiono di cosa putrida. Non c'è una consolazione di piante. Un
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del Carducci:) "Pur ora del Tevere Ai lidi tendea La vela di Enea". Questi ultimi versi chi non lo sa che sono dello Zanella? Mi sembrò di sentire il
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della filigrana sui rami degli alberi, amo riscaldarmi nella mia fredda solitudine, non già pestando i piedi, ma evocando le fiamme dell'arte, che ho
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, come disse allora il mio prevosto. Veramente, da buon cittadino, io non avrei dovuto indugiare tanto a seguire l'esempio del mio Re nel portare la
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una letteratura romanesca allegra e scarpellina che bucasse le anime, facendo, si sottointende, loro piacere e non del male nell'operazione - vi
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- tu non conosci il tuo valore, ignori la tua importanza e la tua classificazione. Tu sei bella, tu appartieni all'Arte, tanto quanto una Venere di
Accademia della crusca
