Un viaggio a Roma senza vedere il Papa
maccheroni mi portarono un pezzo di cinghiale. Quanti peli aveva e quanto lunghi! Ce n'era per una chioma di Assalonne. Frammezzo a quelle setole io vidi
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Tedesca, che aveva la cravatta azzurra come il cielo di Roma, egli occhi azzurri come la cravatta, sonnecchiando, appoggiò la sua testa alle spalle
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tornito, snello, indipendente, e sul collo una testolina che aveva le linee passionate e incisive di Beatrice Cenci e gli occhioni larghi, comprensivi
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aveva fatto più colpo il duomo di Vercelli, il quale è veramente una imitazione di San Pietro. Per entrare in San Pietro, bisogna alzare un telone così
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oscurava, inorridiva, e quasi a sgombrare da me l'orrore, che egli aveva indovinato, soggiunse: - Non vorrei già lasciarli vuoti i musei, e nemmanco farne
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l'antifona. Avvoltolò la lingua, richiamò nel gorgozzule tutto lo spirito che aveva in corpo, ed emise una voce. A quella voce, dal Sancta Sanctorum fino
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barcollando allegrociter per il vino bevuto. Giunti in piazza, un frizzo di vento freddo mise di cattivo umore Andrea Tirella, quegli che aveva
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, l'Eterna Città , che mi aveva riempita la testa da giovinetto, e che io credeva qualcosa di strano, e non una città come tutte le altre, nello stesso
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spolverarsi sul trifoglio. Mi hanno detto: questo è un cane; ed io l'aveva scambiato per un mazzo di sigari. Io terminerei la lite fra l'ideale e il vero
Accademia della crusca
