Un giorno a Madera
nostra mano irrequieta possa arrestarle o richiamarle; se ne vanno a perdersi nel mondo dell'infinito, come nuvoletta che si consuma negli spazii del
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Un giorno a Madera
Guayaquil. L'ultima era da Quito. Colla carta geografica alla mano io rannodava lo strano itinerario del mio infelice amico e ne seguiva le dolorose
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Un giorno a Madera
più voluto incontrare i miei occhi per quanto questi vi cercassero sempre, domandandovi l'elemosina d'uno sguardo. E perché mai mi avete stretto la mano
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Un giorno a Madera
legno e di ferro; ma un abisso senza confine e senza fondo, tutta intera la storia del cuore umano .... Ed io che ho sempre saputo con mano di ferro
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