Un giorno a Madera
miei occhi si smarrivano entro un abisso di centinaio e centinaia di metri, e il mio cavallo sbuffando e pieno di schiuma il petto, correva come fosse
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Un giorno a Madera
pensare sempre ad una cosa sola, mi dava tale illusione che io, isolato affatto dal mondo esterno, sulle ali del mio cavallo, correva e correva, sbarcava
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Un giorno a Madera
forza dei suoi movimenti, e scivolava e correva nel solco glauco e spumeggiante che il nostro vapore apriva nelle onde del mare inglese. E finché ognuno
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