Un giorno a Madera
sola. Mi pareva sognare, mi credevo in pieno Ariosto. Il cavallo andava al passo, e la signora, allentate le briglie sul collo, posava come persona
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Un giorno a Madera
, sparuto, come se fosse stato malato un mese. Gli strinsi ambe le mani, ed egli mi pose un braccio al collo, mi strinse al petto e pianse lungamente
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Un giorno a Madera
occhi di mio padre lampeggiarono allora di una gioia divina. Mi gettò le braccia al collo, mi coperse di baci ed io, accanto a lui, piangeva e piangeva
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Un giorno a Madera
gioia senza nome. Gli occhi eran larghi, aperti fin dove l'uomo può aprirli e il volto, il collo e il petto parevano gonfiarsi sotto l'impulso interno
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