UNA SERENATA AI MORTI
Nordau parlando delle case parigine del sobborgo S. Germano, dice: se potessero parlare quali storie racconterebbero. Sarebbero storie degli amori di
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inquietava sopratutto la vista di Geromino era il cappellino di lei, da cui egli non sapeva distaccare gli occhi. Egli diceva fra sé: - Che ne diranno mai
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ed espansivi, che non è una meraviglia, se ce n'era entrato qualche poco nella testa di un sindaco rurale italiano, appartenendo questi alla
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ganimede con un occhio intenerito, come Saulle dopo una doccia di arpa davidica. Stette un po' sovra pensieri di gelosia e di dispetto, come se con la
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scaravento addosso la mia prosa più villana, che i malevoli non tarderanno a gridare scurrile e brutale. Ma se queste osservazioni greggie e
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sovrasta, come se l'anti?estetica fosse la legge, la divinità del luogo. Le fascine della chiudenda sono di varia età e pendono in direzioni diverse
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dietro gridandogli: scusi non l'aveva mica conosciuto... Se vuol tornare, subito ripariamo. Risero discretamente gli ammiratori del medico, ma il
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Parigi i rifugi pubblici di uso privato, di cui si occupano i consigli comunali e i confessori) l'uomo, nel raccoglimento di sé medesimo e nella
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titolo di divina. Sicuro! Si merita questo appellativo più del Tevere…, che, per dire il vero, se lo usurpa, poiché è pulito come il bastone del pollaio
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reverende consorti; semplici spettatrici, s'intende. Cionondimeno vi fu una discussione assai animata fra i nostri provinciali, se le rispettive signore
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, se ciò succedeva ai vecchioni insofferenti di ogni nuovo tentativo letterario, - nel frutto bizzarro, aspro ma tonico, morsero i giovani con