UNA SERENATA AI MORTI
Un gradevole lavorio da celle d'alveare ferveva nelle teste dei nostri viaggiatori. Essi tiravano di indovinare Parigi da ciò che vedevano per
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inquietava sopratutto la vista di Geromino era il cappellino di lei, da cui egli non sapeva distaccare gli occhi. Egli diceva fra sé: - Che ne diranno mai
UNA SERENATA AI MORTI
Un verde da vetriolo ammutolisce nei prati, le camere da pranzo sentono l'autunnale tanfo delle castagne lessate, e le cortine delle finestre
UNA SERENATA AI MORTI
castello municipale di Monticella, dove da quindici anni Geromino impera nel suo sindacato, e glie ne presentò una copia. Il sindaco stentò un buon
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ad un'urna da tabacco, allargò le braccia, strinse le gambe, divergendo i piedi; e stava apparecchiato a fare qualche osservazione con un inchino. Ma
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Una sera l'adunanza dell'osteria era al gran completo. Il salone dietro la cucina, formato da due stanze riunite, in cui alla abbattuta parete
UNA SERENATA AI MORTI
visibile ad occhio nudo. - Lì si balla, o meglio si vede ballare; si suona, cioè si sente suonare; si beve, o piuttosto si paga da bere; si possono anche
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flemma didascalica per ispacciare le mercanzie. Il nostro protagonista percorrendo una via, di cui il selciato era tale da spedare il montanaro più
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lettori della "Gazzetta piemontese" di Torino furono repentinamente scossi da una prosa singolare, dagli atteggiamenti stupefacenti dai paragoni
UNA SERENATA AI MORTI
, giù a voltoloni; s'appozza (in fondo al lago), M'intende? ci va come a un pozzo e fa che l'acqua risalti fuori da qualche parte e meni ruina
UNA SERENATA AI MORTI
significarti in pubblico il riconoscente affetto, che a te mi lega. Io che da due lustri e più cammino come un solitario viandante in questo così detto