UNA SERENATA AI MORTI
una scena di sacrifizio umano. Dove l'onda era crespa, la luna faceva succedere un movimento di carta dorata, e inargentata; e dove l'acqua spaziava
UNA SERENATA AI MORTI
imperatrici più eccelse, Pino Goldi brandì un foglio di carta, e trovò che non era uno di quei pezzi di giornale vecchio, che in Italia sono
UNA SERENATA AI MORTI
vi aveva studiata la carta della grande città, facendosene presto un concetto esatto, come l'avesse costruita lui. Ora, mentre il treno rullando
UNA SERENATA AI MORTI
! Silenzio! Se no, metto mano in carta libera...". ? Ah! Ah! Che ridere! Che ridere! ? scompisciava il panattiere. ? Ma la più buffa ? ripigliava il dottore
UNA SERENATA AI MORTI
di dargli vita mediante il canto, il pianoforte, la elettricità e il reobarbaro... "Così seguiterò finché avrò carta e fiato; tale è il mio stile, come