UNA SERENATA AI MORTI
della mia famiglia, sono particolarmente grato alle poche anime affini, ai cari amici che mi riconoscono, mi confortano, mi sorridono, mi accompagnano o
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! - disse la signora Angelica Giacomina al suo sindaco. - Chi sa? penso devano essere le povere anime di tutti coloro, che si annegarono nella Senna
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con lei, volteggiando fra quelle anime dannate, fra quelle fanciulle vestite di velluto, dal largo cappello peloso, dalla pellegrina, intagli di prete
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Anime. Il dottore dovette penare per guarire Ambrogione, molto più che non abbia faticato allora, quando il camallo si era rotta una gamba sullo