UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
sopra Ugo, e di avvezzarsi tanto alla vista di esso, che, quando colui gli fosso per comparire innanzi, il sospetto e l'ira non trapelassero dalla sua
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si è raccolto? Tanto da poter proclamare solennemente, al primo armeggiamento festoso, che il cavaliero di Rupemala, quello di Roccanera, e messere
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come una mazza: - Potrei ucciderti! Ma nemmanco voglio! - e lo balestrò sul pavimento. - Messere, colla taglia che avete sul capo c'è tanto da pagare
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sogghigno oggi in cui mi trovo tanto deserto!... Dicono che ci sia il mare. Com'è il mare? Dovrebb'essere come l'anima... Com'è l'anima? - Non aveva mai
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? Ma il fardello sempre cresce! Questa veste è necessaria? proprio? Se il freddo, se la bimba.... Eravamo tanto tranquilli! Non si può pensare! Che
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fu cominciata da tale che aveva sproni d'argento! - E con quel tale io la compirò! - comandò lo zio: - Vi faccio cavaliere d'arme! Voi sarete tanto
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esclama: - Perchè così sorridi? Ed ella: - Perchè sospiri così? - Mia Imilda! - Ugo, ti aspettavo tanto! Ecco adunque, come racconta il vecchio di
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si concentrerà la difesa, e intanto non vorranno cessare i carri e le carrette di passare col necessario, tanto più che essendo debole l'investimento
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! Senti: ho pregato tanto. Oh lo sa la madre mia. Ugo, in questo cofanetto ho i suoi gioielli, fuggiamo lontano.... «Chi siete?» domanderanno. «Siamo esuli
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cuore ad atroce martirio e per opera tanto villana, che, ti dico, poco stetti ch'io non balzassi giù ad adoperare sulle schiene la mia spada, come si
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tonache dì penitenza e corda al collo. Ciò a commemorare l'omaggio reso tanto bene nel giorno di Pasqua di Resurrezione. Ed Ugo? Ugo, chiuso nel suo