UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
grazia: disponi sì che ci sia un'altra giovinetta, bella e religiosa più di me, la quale preghi per Oberto. Così tu potrai esaudirla... Io sono... Io non
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, e, fammi somma carità, lascia che il latte sia succiato da chi muore di fame! Ho qui una bambina morente! - Che? i vagiti fra l'armi? Allora il
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?... Che voglio dirmi? Che voglio scoprire in me? Ugo non deve saperlo!... Padre, Guidinga, supplicate voi ch'io sia ferito a morte! Suona, Aimone!... Ci
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là? Non sapeva. Sapeva che intorno c'era una pace, un silenzio, una tranquillità! Che Dio sia benedetto, sulle alte cime, lontano dagli uomini, Dio
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, quello si faccia avanti, e purchè sia tale che porti o possa portare speroni d'oro o d'argento, alla presenza di un chierico che conosca l'arte
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tua madre! - e Oldrado rise con tetra ironìa. - Requie a lei!... Come? Voi non me ne parlaste mai? Oggi...? - maravigliò Ugo. - Perchè sia requie ai
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sogghigno oggi in cui mi trovo tanto deserto!... Dicono che ci sia il mare. Com'è il mare? Dovrebb'essere come l'anima... Com'è l'anima? - Non aveva mai
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felici: di qui dobbiamo esulare! Non passi e sia l'ultima in pace! - Fra l'angoscia, i dolori dell'amore e l'amore dei dolori, è passata! E bisogna
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stamattina? - No. - No? - Ha domandato di me? - Sì: e ringrazia Iddio.... - Ringrazi messer Ugo. - A tutte l'ore! - Dannato sia! - imprecò Oberto. - Come
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? - Io fui sempre sicuro e fedele. - Bonello! - Ma sapete quanto vale la vostra testa? Oggi fu triplicato il prezzo. E voi sapete com'io sia povero diavolo