UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
buon romito di Malandaggio che veglia tutte le notti e tutte, perchè sono l'ultime di sua vita, ed a ogni parola di lui ecco un castigo inflitto da Dio
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quell'avello. Perchè ancora il mesto e pietoso pensiero?... O bimbi, perchè il suolo è erboso lì davanti, perchè l'attenzione al vostro giuochetto infantile
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madre, interrogando: - È questa la vita a cui mi dannaste? Che delitto ho commesso prima del mio nascimento? Perchè nacqui colla maledizione? - e
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fra dieci anni da quella, l'impresa che doveva proprio riuscire, era guasta ed anche resa impossibile. - Ma perchè l'avevano ammirato, ed ubbidito e
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morte! - Io ti strappai al fuoco: tu al fuoco mi rigetti! - E poi, come se Ugo acquistasse coscienza: - Imilda, fuggimi, per carità! Perchè
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addoppiata!... Tu mi credi moribonda perchè ho il seno discinto e ansante?... Voglio dirti...! Ricominciamo... il pellegrinaggio dove vuoi, per giungere
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dalle interne scale di esso, perchè fosse più leggiero; e, attaccatigli cavalli dai lati, e dietro spinto da Ugo, Aginaldo, Gisalberto e da molti fanti
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vessillo, chi coppa, e via, a seconda dell'omaggio che doveva rendere il proprio padrone. Messer Adalberto, perchè in quell'ora si gloriasse di tutta
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parlò con Oberto, perchè lo zio era uscito coi balestrieri ad apparecchiare una offesa contro Adalberto, che continuamente faceva scorrazzare della
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scrisse e che morì, e un altro che misteriosamente gli successe, che non aveva scritto, perché aveva operato, e non scrisse perché ancora operò prima di
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andarono. Guidello si chinò, dicendo: - Tromba di rame - perchè raccolse poche monete: acconciò il cordone con un nodo alla militare, in guisa che gli si
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tormento: - Madonna Imilda ti guarda e canta al tuo suono.... Galoppa, galoppa, o mio morello: stringetemi a sangue, o maglie! Perché non si combatte