UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
! - e il padre si strinse con amore guerriero il giovane, ed io affermo che vi ponesse la istessa forza e la istessa intenzione, che usava, serrandosi
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castello, correva al camerotto dell'armi, quasi attendesse ancora il padre, si travolgeva sul letto nel quale sapeva lui essere nato, essere morta la
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padre della natura!... A venti passi vedevasi sorgere su uno sfondo di vapori perlacei l'assito posteriore di una casetta dalle gronde ospitali, dalla
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! Fate che il padre mio mi torni salvo dall'armi! Almeno il padre! Oh come vi prego! Tu che sei interceditrice potente, e tu che tutto ascolti!... Se ci
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, ai tempi che il padre soffiava alla guerresca, e ch'egli giovinetto gli era accanto col piffero per imparare a toccare il soldo e le graffiate, si
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, sentiva corrersi per tutte le fibre una potenza di nuova vita: e sorrideva! Allora ecco alla fantasia il padre, in un tratto, che rampognava
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corpo, dimagrato di volto, ma sempre contento, come marito, come padre, senza più gli ardentissimi tormenti pei deliri d'amante e di figlio. Ugo si
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che mi scuoteva innanzi il padre, quando mi disse che le merlature delle rôcche vassalle irridono da beffarde! - e qui Adalberto procellosamente
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di un viaggio verso l'ignoto. Quale veglia! - Ma è proprio vero che fuggiamo? Che mio padre è morto? Quante cose con noi si dovrebbero portare! Quali
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?... Che voglio dirmi? Che voglio scoprire in me? Ugo non deve saperlo!... Padre, Guidinga, supplicate voi ch'io sia ferito a morte! Suona, Aimone!... Ci
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!... Nulla sentivo, nulla ricordavo più! - Desiderereste che Imilda fosse qui? - Tu la vuoi sposa?... Ma no! - Imilda che dirà di suo padre, che tutti