UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
labbra, fuma come torcia di funerale notturno. Fanno tresca allo spettacolo spirti glauchi, spirti bigi, spirti scialbi. I brandelli sono lacerati
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conformità agli usi. Voi sapete: quando la tromba dell'araldo suona a festa si suole dire tromba d'argento Da valenti messeri adunque - e mise alle labbra
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pertinace contrazione delle labbra. Aveva Ugo uno scudiero, vestito pure di panni neri, un uomo dall'aria più spavalda che irata, il quale, porgendo le
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, e non avendola, si morse le labbra. Impazientissimo andò verso la porta: ed ecco si abbattè con Bonello che veniva innanzi lentamente e colle mani
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, pronunciando il giuramento, avvelenerai le tue labbra con tutta l'amarezza della maledizione e ti dilanierai il cuore con lo strazio della vendetta
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fiutante la polvere del combattimento, cogli occhi dai lustri audacissimi... Imilda, melanconica e dolcissima, aveva l'aureola dei biondi capegli, le labbra
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, alle labbra cascanti penzolate le irrequiete code dei vermi. E i due borbogliavano: - Traditore tu? - .... Ecco Manfredo e Bello, i figliuoletti di
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rabbiosamente. Erano due mesi che Ugo e Imilda dalle labbra di lei aspettavano con ansia d'amore quei primi suoni balbettati con cui s'invoca la mamma
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l'insegna dì Ugo. Aimone staccò la tromba dalle labbra e guardò. Per una via Ugo veniva. E per un'altra Ildebrandino cacciavasi a rovinosa corsa dietro