UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
battuto! Dite, Aginaldo! E quelli dall'alto: - La muraglia cede. Dalle balestriere vien giù l'inferno, ma i nostri arcieri non indietreggiano di un passo
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laudette religiose. No! no! Oberto riprendeva lo strumento e atteggiava la persona al mollissimo abbandono dell'amore. - Per l'inferno, spezzategli le corde
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? Quel sospiro soffia in un grande inferno: perché Ugo bestemmia: - Sempre un rimorso nella mia preghiera! Ma Imilda se lo stringe a sè. Quando il
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e tu mi avresti dato il paradiso! Non avrei conosciuto l'inferno in questa vita! Amare come amo io! Come volle Dio che amassi!... E non so nulla di
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messer Oldrado! - smaniava, tormentandosi, Adalberto.... Ma per consiglio dei capitani aspettò... Tre ore sulle brage dell'inferno, tre eternità! Si
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delirio proruppe: - Adalberto! tu vieni a togliermi da questo inferno! - Invocava il nimico, ed io aspettavo da lei uscisse o un bambino un dì destinato
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nebbia a strappi turbinava sui picchi, il cielo sembrava quello che i dannati debbono vedere dallo inferno. Calava la sera. Ugo giungeva ove quella
Accademia della crusca
