UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
venti anni è morta tua madre, madonna Guidinga! Ascolti? - Ascolto. - E fremi! Qual ricordo hai tu della tua infanzia? - Rammento una sala deserta
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mia fantasìa orrenda a misurarmi nei deliri dell'affanno? Non la rabbuffata larva del padre! Non la oscena di Guidinga!... No, no, voglio vivere e
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storia di Guidinga. - Gesummaria! Tacquero, perchè vicino era il castello del loro signore, e quel discorso, spiato o frainteso, poteva far scricchiolare
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trepidò. Ed egli: - Affrettati! - Non m'ami? - .... T'amo, sì! Ma tu qui vedresti un grande tormento! Oldrado e Guidinga verranno a ghermirmi tra poco
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lenzuolo e si scopre l'oscenissimo fianco.... Chi è? È Guidinga, la morta senza croce fra le mani. Guidinga rotola le valanghe al Monviso, sghignazza al
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?... Che voglio dirmi? Che voglio scoprire in me? Ugo non deve saperlo!... Padre, Guidinga, supplicate voi ch'io sia ferito a morte! Suona, Aimone!... Ci
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della notte.... Dov'è Guidinga? Chi attende?... I lividi pinnacoli del Monviso, del Meidassa, del Glaisa, del Genèvre, del Chalierton, dell'Assietta
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risognava un assedio, come voleva!... O Dio! nel castello di Ugo non c'era più madonna Guidinga!... E messere, soffogando gli antichi strazi dell'amore
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ad Ugo. - Sono il figlio di Guidinga. Imilda lo interrogò con un lungo sguardo. Ed Ugo nuovamente pensando: - Com'è il mare? - si rispose
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so!.... Mi trovo irrequieta.... Ah tu sai ed esaudisci! Mi trovo tormentata! Amo messer Ugo! «Chi siete?» «Sono il figlio di Guidinga»... Ugo! Imilda