UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
: figliuolo, andavi a giuoco: pure se da quello che tu hai operato devo presagire di te e del mio casato, fatti cuore e pensa che il giuoco fu buono
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
dell'anima, o Dio o il mare o il mistero, c'è lo squallore del silenzio e sempre nel povero cuore l'insoddisfatto bisogno dell'ali: ma invece, sotto quattro
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dubbio col cuore: - No, no, Ugo! E a quest'altro punto la procella si scatena tremenda, e Ugo si percuote il petto, si rizza furiosissimo, immenso
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
, e suonavi bene lo strumento e t'atteggiavi ai piedi del seggiolone! Morte dell'anima mia! - Fremeva Ugo, sentendosi addoppiare il cuore da un nuovo
UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
: - Pietà! pietà del mio tormento del cuore! - Ah! è così ch'ella domandava pietà? Si! Ugo, che voleva abbandonarla alle fiamme, nulla più vedeva, nulla
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! Ci benedica il romito. - Affermano i boscaiuoli ch'egli è profeta: ci predirà l'avvenire. - Ma chi più profeta del mio cuore? Ascolti, Ugo? Morremo
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meglio che quelli vadano fino al cuore a condensarvi dentro tutto l'odio, e questa vi avesse passato fuor fuora, senza accorgervi di provare vergogna
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d'Ildebrandino, che come capitano della spedizione, faceva cuore ad essi: - Da valenti, assestate la trave, tirate la fune! Da valenti, giù, giù, giù! - E il