UGO. SCENE DEL SECOLO X - PARTE PRIMA
, lasciandovi poca scorta, madonna Imilda era scesa nella cappella. Oh sì eh'ella aveva grandissimo bisogno di conforto! - O Signore, o Vergine santissima
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castello, ad occhi aperti sognava sempre di lanciarsi in una cappella ardente, come una fornace, sognava tutti i supplizi del corpo e dell'anima. Una donna
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Una sera (la quinta dal giorno della rotta) Ugo era nella sua cappella parata a lutto, da tre ore cogli occhi fitti nella croce, colle membra invase
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, rammentando certi portici deserti, una cappella sempre parata a lutto, fingendosi alla fantasìa un dì in cui si sentissero suonare tutte le trombe del
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ringraziava Iddio: dalla cappella ardente era venuta alla placidissima casetta della massaia! Imilda attendeva alla sua creaturina, alla capretta, alla
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.... - Ho squarciato l'uscio della cappella! Così sono entrato in paradiso! Così mi spalancassi il baratro! Infine Ugo sghignazzò con un subito pensiero
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portici paurosi, una cappella sempre parata a lutto, e, sotto gli archi, fra i neri drappi, io so di certe strisce candidissime, fumose, che mi
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un bando, l'altro si piegò, come se sfogliasse un messale nella cappella, il paggetto si storse, sollevando l'usciale con sforzo per verità degno di